Quanti articoli hai letto sui campioni che hanno vinto medaglie, schiacciato Records.
Stai vivendo questi ultimi giorni del 2019 pensando che su quella mensola, in quel cassetto, avresti voluto un metallo a prendere polvere.
La polvere che ora togli via dagli scaffali per far posto al tuo zaino.
Anche oggi lo hai afferrato di fretta. Volevi dormire, non c’è scuola. Invece eri ancora là, con la tua sacca degli attrezzi lanciata a bordo vasca e la linea nera che ti aspettava.
Questo è stato il tuo anno
Il tuo.
Quando la fatica era così tanta che desideravi solo buttarti sul divano, cosa hai fatto? Hai continuato finché l’allenamento non fosse davvero finito.
Hai deciso tu di indossare tutti i giorni la tua cuffia e tuoi occhialini.
Anche quando hai completamente sbagliato la gara che poteva cambiare il corso degli eventi.
Hai pianto quando nessuno poteva vederti, perchè il giorno dopo ti saresti di nuovo presentato, deluso ma più cattivo, demoralizzato ma con la voglia di resettare e ricominciare.
Ancora una volta.
Non ti sei concesso scuse. Hai messo il nuoto non “davanti”, ma “oltre”. Oltre ciò che ti accadeva fuori dall’acqua, oltre chi ti diceva di lasciar perdere.
Oltre.
E’ stato il vostro anno, mamme e padri di nuotatori
Avete lottato ogni giorno, ogni mese con le bollette, con la retta della piscina che vale quanto una spesa quindicinale. Avete rinunciato a quel viaggio “Lo faremo poi, ma ora dobbiamo comprare il costume da gara”. Ogni giorno iniziava sempre prima, perchè il pranzo doveva essere pronto per essere portato a scuola. In macchina col motore acceso perchè ci sono gli allenamenti e vostro figlio da accompagnare in piscina.
Vivete un sogno attraverso gli occhialini di chi avete messo al mondo. Tremate ogni volta che sale su quel blocco desiderando più di lui che non sia una delusione, che sia la volta in cui il suo sguardo si alzerà verso la tribuna, indicandovi con l’indice.
E’ stato il tuo anno, allenatore
Per tutte le volte che sei stato criticato, insultato. In quei giorni in cui gli “esperti” formati su Google volevano insegnarti il lavoro.
E’ stato il tuo anno.
Tra atleti stanchi, annoiati, demotivati hai trovato la luce nei loro occhi e l’hai trasformata.
Non hai perso motivazione e la passione per un lavoro che solo chi vive di acqua può capire.
Tu ci sei stato a tirarli fuori dall’acqua quando la gara andava male e li hai portati lontani dalla folla a sfogarsi, a piangere. Li hai spinti a non mollare, a riprovarci, ad iniziare ancora una volta fino a quando quel numero sul tabellone non ha illuminato una piscina intera.
Per quante volte avete pensato di mollare. Ad ogni giorno in cui vi siete sentiti inadatti, gli ultimi degli ultimi.
Ad ogni singolo giorno in cui avete vinto contro i vostri mostri e lottato per un amore che soltanto voi comprendete.
Questo è stato il vostro anno e lo sarà anche il prossimo. Se continuerete a seguire ogni giorno il vostro istinto, il vostro cuore, nonostante il dolore, le persone che vi lasceranno, che vi tradiranno. Se riuscirete ad alzarvi ogni giorno ed indossare quello zaino sbiadito dal cloro, anche il prossimo sarà il vostro anno, e quello dopo ancora.
Non serve quella medaglia a raccogliere polvere nel cassetto.
Voi avete vinto ogni giorno, avete vinto tutto.