Era stata un’altra giornata calda a Perth, Australia.
La settimana prima si erano toccati i 42 gradi. Era la sera di Sabato 17 gennaio 1998, ed i finalisti della gara dei 50 stile libero si avvicinavano ai blocchi, sotto il sole.
L’australiano Michael Klim, il russo Alexander Popov. Si allenavano insieme all’Institute of Sport con Gennadi Touretski.
Tra gli altri vi erano il futuro detentore del record olimpionico e mondiale Neil Walker, Pieter van den Hoogenband, Brandon Dedekind, ed il brasiliano Fernando Scherer.
E in corsia sei c’era un 26enne dell’Alabama, di nome Bill Pilczuk.
L’attenzione era tutto rivolta a Klim e Popov. Popov non aveva mai perso questa gara in una competizione internazionale ed aveva vinto due ori olimpici a Barcellona nel 1992 ed Atlanta nel 1996.
Pilczuk, era semplicemente felice di essere lì.
Continua a nuotare
La traiettoria presa da Pilczuk per arrivare ai vertici del nuoto non segue il tipico copione. Non era un prodigio da piccolo, né tantomeno aveva stabilito qualche record, e soprattutto, non era stato reclutato da nessun college.
L’unica ragione per la quale Pilczuk rimase in piscina dopo il liceo è stata perchè “non sapevo cosa fare, così ho continuato con il nuoto”
Frequentò il Florida Miami Dade Junior College e riuscì a portare a casa il suo primo titolo ai campionati nazionali juniores universitari.
L’unica borsa di studio che gli era stata offerta era in Florida, per nuotare con Dave Marsh.
Ma questo significava che doveva pagare di tasca sua i trasferimenti da Alburn, Alabama.
Chiese un prestito di 16.000 dollari, lavorò per un anno come assistente allenatore e, finalmente, nel 1994 uscì a classificarsi quarto nei 50 stile ai campionati NCAA.
Quella estate Pilczuk avrebbe ottenuto il suo primo risultato internazionale qualificandosi per la squadra americana dei Mondiali ’94. Anche se in quella occasione non arrivò alla finale, quel risultato lo motivò a continuare.
Per partecipare ai trial olimpici del ’96, Pilczuk si ingegnò.
Insieme alla mamma organizzarono una raccolta fondi, firmò autografi e organizzò feste dove offrivano cibo e birra.
Riuscì a qualificarsi tra i primi 10 nei 50 stile.
A 24 anni, la maggior parte dei nuotatori avrebbe messo da parte i rigori della formazione a tempo pieno per altre attività. Invece, Pilczuk ha utilizzato gli scarsi risultati per spingere ancora di più.
Così continuò a nuotare.
Perth
Nelle batterie mattutine Pilczuk nuotò il tempo di 22.70, sufficiente per guadagnare un posto nelle corsie centrali. Gli venne assegnata la numero 6.
Popov, il campione del mondo in carica, campione olimpico, che era il re incontrastato dello stile libero veloce, era due corsie sotto di lui, in corsia quattro.
Tutte le ore di lavoro sullo sviluppo della quella partenza veloce avrebbero pagato a Perth.
Pilczuk fu il primo ad uscire dal blocco. Ai primi 25 metri Pilczuk conduceva con quasi mezza lunghezza del suo corpo.
L’inizio furioso gli è costato negli ultimi 10 metri di gara, dove Pilczuk cominciò a svanire, gli altri ad attaccare. Alla fine però, la sua partenza superò l’attacco finale degli altri.
Pilczuk toccò primo in 22.29.
Popov chiuse secondo a 22.43, con il compagno di allenamento Klim terzo, in 22.57.
Pilczuk sorrise ampiamente e gettò il suo pugno in aria.
Dopo dichiarò all’Associated Press: “Io non sapevo nemmeno come reagire al traguardo. La cosa più lontana dalla mia mente stava accadendo”.
Il nuotatore pacato che non è stato reclutato, che non aveva seguito il percorso tipico, che non aveva smesso quando altri lo avrebbero fatto, è stato il nuotatore più veloce del pianeta.
Battere le probabilità
Oggi Pilczuk è ancora in piscina, ma con un cronometro.
Forse la sintesi più calzante della sua improbabile ascesa è racchiusa nelle parole di David Marsh:
“Non è stato facile per Bill. E ‘stato qualcosa su cui ha dovuto lavorare molto duramente. Non ha avuto il sostegno finanziario e il talento grezzo del tipico nuotatore campione. Egli ha battuto tutte le probabilità.”
DI OLIVIER LEROY-POIRIER
Olivier Poirier-Leroy è un ex nuotatore di livello nazionale. Lui è l’editore di YourSwimBook , un registro di dieci mesi per i nuotatori competitivi.