Federica Pellegrini, come aveva pre annunciato qualche giorno fa, ha eseguito una prova a tempo anche sui 200 metri stile libero.
Mercoledì la Pellegrini aveva nuotato il tempo di 53.6 nei 100 metri.
Il giorno dopo si è cimentata nella distanza in cui è campionessa del mondo in carica.
Secondo quanto la stessa campionessa scrive in una storia di Instagram, il tempo registrato sui 200 metri è di 1:57.4 al mattino e di 1:55.8 al pomeriggio.
Il tempo non è ufficiale e la prova è avvenuta a porte chiuse a Verona, dove la Pellegrini si allena.
Se lo fosse, però, sarebbe qualificata alle Olimpiadi di Tokyo ed il tempo sarebbe oggi il quinto al mondo.
Il programma di allenamento di Federica Pellegrini si svolge presso il Centro Federale di Verona, in linea con i decreti emanati dal Governo. In particolare, il DPCM 8 Marzo 2020 precisa che gli impianti sportivi “possono essere utilizzati a porte chiuse solo per le sessioni di allenamento degli atleti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai Giochi Olimpici o a manifestazioni nazionali e internazionali”.
MATTEO GIUNTA SULLA SITUAZIONE ATTUALE
Tuttavia, Matteo Giunta, allenatore di Federica, non perde di vista il momento difficile che stiamo vivendo.
In una dichiarazione rilasciata a Lia Capizzi di SkySport Giunta dice:
“La priorità ora è vincere la battaglia con il coronavirus. Le Olimpiadi? La cosa più importante è che tutti gli atleti siano messi nelle stesse condizioni per prepararsi, altrimenti non sarebbe giusto”.
Continua Giunta:
“Ci sono pro e contro, dipende poi se il ritardo deve essere di un anno o di due anni. Per un’atleta di 32 anni come Federica una cosa è gareggiare nel 2021 e un’altra è farlo nel 2022. Anche in questo caso, la salute viene prima di tutto. E poi è importante che tutti gli atleti siano messi nelle stesse condizioni per partecipare. Noi siamo fortunati, ci alleniamo a porte chiuse, ma altri non sono in grado di farlo. Hanno gli impianti sportivi chiusi, hanno appena chiuso le piscine anche negli Stati Uniti. Ora, ci deve essere una preparazione adeguata che sia uguale per tutti nel mondo. Altrimenti non sarebbe giusto”.