Quante volte vi è capitato di dire “Ho bisogno di pensare, vado a nuotare”?
Il nuoto è per molti una vera e propria cura.
L’acqua diventa un rifugio sicuro per i propri pensieri e si utilizza l’ora di allenamento come una vera e propria terapia prima di prendere una decisione importante.
La maggior parte degli appassionati e di chi pratica il nuoto anche ad alti livelli, lo fa in modo quasi inconsapevole, in maniera automatica. Corpo e mente desiderano fortemente immergersi nell’acqua e sottoporre il proprio fisico alla stanchezza dell’allenamento. In cambio si riceve una sensazione di libertà e di soddisfazione difficilmente rintracciabile altrove.
Anche se viene vissuto quasi come bisogno primordiale, ci sono dei benefici rintracciabili nel nuotare che aumentano la capacità decisionale e spesso rendono le difficili scelte della vita un pò più chiare
1. SPOGLIARSI
Per allenarsi bisogna “spogliarsi” letteralmente.
Si entra nello spogliatoio con ancora i vestiti del lavoro o della scuola, lo zaino pesante, o la cravatta che ti ha quasi impedito di respirare per tutta la giornata.
Si ripone tutto in un armadietto che viene chiuso con un lucchetto. Gli orpelli rimangono lì dentro. Si rimane quasi nudi, si mostra il proprio corpo per quello che è, con i difetti che in acqua non contano. In acqua c’è armonia, perfezione nei movimenti, mancanza di gravità. Per nuotare ci si deve struccare. Togliere maschere ed accessori.
In acqua il solo valore che si può portare con sé è la forza della mente e del corpo.
2. LASCIARE IL MONDO FUORI
Qualunque sia stata la giornata vissuta, si entra in piscina consapevoli di dover lasciare tutto il resto fuori dalla porta. L’allenamento ha una propria programmazione, che nella maggior parte dei casi dura l’intera stagione. E’ una vita dentro la vita normale. Per avere il suo corso ha bisogno di indipendenza ed autonomia dal resto.
3. CONCENTRAZIONE
E’ la parte più importante di questo sport. La mente deve concentrarsi e fugare ogni distrazione esterna.
L’esercizio continuo nel cercare e poi trovare il proprio stato ottimale di concentrazione è ciò che più aiuta nella vita normale a prendere decisioni, a compiere un buon lavoro o ad avere una buona rendita scolastica. Il nuotatore impara a cancellare dalla mente ogni rumore esterno fino a riuscire a sentire i battiti del proprio cuore. Con la stessa capacità di isolamento del pensiero affronterà i piccoli o grandi dilemmi del proprio percorso di vita.
4. AFFRONTARE UN PROBLEMA ALLA VOLTA
Riscaldamento, attivazione, set centrale, defaticamento.
Ogni nuotatore sa che l’allenamento ha le sue fasi ed ogni fase deve essere affrontata in modo costruttivo e nella piena consapevolezza.
Non si ci riscalda pensando al defaticamento. Non si affrontano gli esercizi di attivazione come se fosse il lavoro centrale. La mente spesso è affollata da pensieri che si intersecano tra loro dando vita ad una matassa che sembrerebbe impossibile da sciogliere. Nuotare aiuta a districare quella matassa, a trovarne il capo e piano piano avvolgerla di nuovo, rispettando i propri tempi ed il proprio senso dell’ordine.
5. FIDUCIA IN SE STESSI
Ciò che spesso manca quando siamo davanti ad un bivio o di fronte ad una decisione che riteniamo importante è la consapevolezza delle proprie capacità e la fiducia nelle proprie azioni.
Si evitano alcune scelte perché non ci si sente all’altezza o perché si teme di deludere altre persone o di fare errori di valutazione.
Il nuoto dà la possibilità di riappropriarsi del proprio “io”. Avere contezza del proprio valore in un determinato momento storico. Affrontare in acqua i propri limiti, superarli. Riuscire ad abbattere il proprio personale anche solo di un decimo, concludere un allenamento anche se si è allo stremo delle proprie forze.
Tutto questo regala fiducia in sé stessi. Una nuova consapevolezza che aiuta nella vita ordinaria a non adagiarsi in scelte di convenienza o più semplici di altre.
Il nuotatore ama le sfide, soprattutto con se stesso e dopo una bella nuotata tutto appare sempre più chiaro!