Valerie Gruest, l’olimpionica guatemalteca, ha annunciato il suo ritiro dal nuoto agonistico.
In un emozionante post di Instagram, la Gruest ha annunciato contemporaneamente il suo ritiro e ha condiviso la sua storia personale di “abuso psicologico, fisico e sessuale” mentre era ancora un’adolescente.
Valerie Gruest, dopo una carriera liceale di agonismo in Guatemala, arrivò all’Università americana della Northwestern nell’autunno del 2016. Nell’estate del 2016 aveva partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. A soli 17 anni era la più giovane della squadra.
Attualmente detiene il record nazionale in vasca lunga nei 200, 400, 800 e 1500 metri stile libero. Suoi anche i record nei 100/200 farfalla e 200/400 misti.
Anche sua madre, Karin Slowing, e sua zia, Melanie, erano nuotatrici olimpiche.
Dopo aver smesso già dal 2017 di partecipare a gare di rilievo, oggi, Valerie Gruest, ha detto che si sente pronta di ritirarsi ufficialmente. Ancora più importante è la circostanza che ha trovato il coraggio per denunciare gli abusi fisici, psicologici e sessuali di cui è stata vittima.
Gruest ci ha detto che non può rivelare l’identità del suo maltrattatore, su consiglio del suo avvocato. Ha però affrontato l’uomo durante il processo in Guatemala.
All’inizio di quest’anno Valerie Gruest ha debuttato al Northwestern Art Review Video Art Show. Il suo film, “Behind the Smiles”, poneva l’accento sulle differenze tra il successo pubblico e l’esperienza di abusi privata.
Qui potete leggere l’emozionante post di Valerie:
https://www.instagram.com/p/CBuPLnWAp0g/