Il tuo allenatore di nuoto indosserà un sacco di abiti nel corso della tua carriera di nuotatore.
Insegnante. Consulente. Amico.
L’allenatore sarà lì quando raggiungerai il massimo dei tuoi livelli, e sarà lì anche per vederti andare male.
Dal tuo primo personale, al completamento del tuo primo 400 misto. Dalla conquista dell’oro sul palcoscenico Nazionale alla disfatta.
Lui ci sarà.
A volte ti riempirà la testa di parole, altre tacerà. In quei casi lascerà parlare gli occhi, o un abbraccio.
In mezzo a tutto questo ci sono cose che vorrebbe ricordarti sempre:
A volte un cattivo allenamento è solo un allenamento sbagliato.
Niente di più, niente di meno.
Affliggere noi stessi per una prestazione scadente – quando tutte le circostanze sembrano aver previsto un allenamento solido – può solo farti male. Non lasciare che queste sensazioni infettino il tuo prossimo allenamento o la tua attitudine. Va avanti. Testa bassa, zitto e nuota.
Ci sarà sempre qualcuno più veloce.
Proprio come ci sarà sempre qualcuno più lento.
Lo sport è un flusso costante di nuotatori in crescita e in declino.
Apprezza i momenti in cui sei in cima. Ricorda che il nuotatore più veloce potresti essere tu.
Quello che fai ogni giorno è più importante di quello che fai in gara.
Una delle parti più gratificanti del nuoto è lo sviluppo della forza mentale, dell’apprendimento e di come essere coerenti. Impari ogni giorno a raggiungere progressivamente un obiettivo.
Se una gara va male non significa che tutto ciò che hai fatto prima è da buttare. Ogni giorno costruisci un pò della tua gara e piano piano svilupperai tutto questo.
Fai un passo alla volta.
Nel nuoto nulla si ottiene nel breve periodo.
Avere grandi obiettivi è fantastico ed è necessario che aspiri a fare grandi cose nel nuoto.
Ma questi grandi sogni non dovrebbero essere il punto focale della tua giornata in piscina.
Concentrati sul prossimo passo, il prossimo miglioramento. Invece di essere sopraffatto e frustrato quando non vedi un calo di 5 secondi nel tuo 100, concentrati ad abbassare un secondo. E poi quello dopo.
Detto questo, sogna in grande.
Sei capace di molto più di quello per cui ti dai il merito. Sei più duro di quanto pensi.
Se ci sono cose che senti nel tuo stomaco di potere ottenere, allora inseguile!
Non chiederti se puoi ottenere un risultato. Chiediti solo “lo voglio abbastanza?”
Le scuse generano altre scuse.
Hai mai notato che appena inizi a crearti delle scuse la tua mente ne genera altre ed il tuo rendimento cala?
Appena pensi di non poter concludere un set di allenamento inizi a sentire più fatica già a metà.
Non creare scuse, stabilisci gli standard per te stesso, crea confini e aderisci ad essi.
Lotta.
Quando abbiamo allineato i nostri obiettivi, nella nostra mente cresce un’aspettativa.
Tutto ciò che devi fare è visualizzare tutti i passaggi che portano all’obiettivo. Raggiungili, spuntali come se fossero delle caselle su un calendario.
Lotta, combatti e poi goditi lo spettacolo.
Lungo il cammino ci saranno deviazioni di rotta: un infortunio, una malattia, un periodo di stanchezza. Puoi sentirti frustrato, ma non abbandonare mai il cammino per quanto duro esso sia.
Ispirata da Olivier Poirier-Leroy