La nazione cinese ha sviluppato diversi vaccini COVID-19 a livello nazionale. Ha l’obiettivo di vaccinare il 40% della sua popolazione di quasi 1,4 miliardi entro luglio. In quel mese dovrebbero iniziare i giochi olimpici a Tokyo, in Giappone.
Questa settimana il governo cinese ha anche detto che è pronto a lavorare con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO). L’intenzione è di fornire i vaccini agli atleti in gara ai Giochi.
La Cina ha una notevole capacità di produzione farmaceutica e di espanderne la portata. Per molti aspetti, il successo di un lancio sicuro ed efficace del vaccino cinese è visto come importante risorsa di marketing per l’industria farmaceutica del paese.
La Cina ha dichiarato che prevede di fornire 10 milioni di dosi di vaccini COVID-19 nello schema globale di condivisione dei vaccini COVAX.
I vaccini delle aziende cinesi sono già offerti in diversi paesi. Tra questi Brasile, Indonesia, Turchia ed Emirati Arabi Uniti. (WION)
COVAX è co-guidato dall’alleanza dei vaccini Gavi, la Coalizione per le innovazioni di preparazione alle epidemie (CEPI) e l’OMS.
Il suo scopo è quello di accelerare lo sviluppo e la produzione dei vaccini COVID-19, e di garantire un accesso giusto ed equo per ogni paese del mondo.
Alcuni paesi, tra cui India, Filippine, Danimarca e Lituania sono gli ultimi paesi in ordine di tempo a dichiarare che vaccineranno i loro atleti e allenatori diretti ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il Comitato Olimpico del Canada ha chiesto al governo di vaccinare gli atleti. Anche la leggenda tedesca del nuoto Michael Gross ha scritto un editoriale sottolineando l’importanza di vaccinare le squadre olimpiche. Ha inoltre sottolineato la difficoltà pratica di testare regolarmente l’enorme numero di atleti e allenatori durante le Olimpiadi.
Anche il presidente della FIN Paolo Barelli si espresso in modo favorevole.