La Casa Bianca sta cercando un incontro con l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA). sul tavolo si vuole porre la discussione sull’allentamento delle restrizioni sull’uso della cannabis nello sport.
Questa richiesta segue l’esclusione della velocista Sha’Carri Richardson dalla squadra olimpica USA dopo essere risultata positiva alla marijuana.
La Richardson aveva vinto la gara dei 100m femminili ai Trials Olimpici. Riscontrata la positività è stata sospesa per un mese e cancellata la sua vittoria ai trials.
Martedì scorso, USA Track & Field (USATF) ha rifiutato di selezionarla ai giochi olimpici di Tokyo per la staffetta 4x100m.
Tate Jackson, un nuotatore della squadra nazionale degli Stati Uniti, ha ricevuto un mese di sospensione all’inizio dell’anno per positività al THC, un metabolita dell’ingrediente psicoattivo principale in marijuana. La sospensione è terminata alla fine di aprile. Jackson tuttavia, non ha gareggiato ai Trials olimpici degli Stati Uniti.
CASA BIANCA CHIEDE UN INCONTRO CON WADA
La Casa Bianca sta cercando di ottenere un incontro con WADA (Agenzia Mondiale Anti-doping) attraverso l’Office of National Drug Control Policy (ONDCP) degli Stati Uniti. Il 25 novembre 2021 è prevista una riunione del consiglio. Tuttavia, secondo il Financial Times, l’ONDCP spera di assicurarsi una “discussione prima all’interno della WADA”.
“Sappiamo che le regole sono dove sono. Forse dovremmo dare un’altra occhiata a loro”, ha detto l’addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki (un ex nuotatore collegiale) in un’intervista alla CNN.
Ha dichiarato Psaki (riferendosi al caso Richardson):
“Dobbiamo certamente rispettare il ruolo dell’Agenzia antidoping degli Stati Uniti (USADA) e il Comitato Olimpico degli Stati Uniti e le decisioni che prendono. Ma è triste. Noi le auguriamo buona fortuna. Non vediamo l’ora di vederla correre, come la donna più veloce del mondo, e per gli anni a venire”.
L’ufficio ha riferito che intende chiedere alla WADA le politiche per l’uso della cannabis. In particolare si chiede quali siano le basi scientifiche per considerare la cannabis una droga migliorativa della prestazione.
Le leggi sulla marijuana si sono ammorbidite significativamente negli Stati Uniti. L’uso è legalizzato in 19 stati.