In Inghilterra scoppia la polemica per il mancato via libera del Governo alla riapertura delle piscine.
Il Primo ministro Boris Johnson ha infatti escluso gli impianti natatori coperti dalle attività che potranno uscire dal lockdown a partire dal prossimo 4 Luglio.
Il via libera è stato dato a pub, ristoranti, parrucchieri, cinema e musei.
In risposta a questa decisione, l’amministratore delegato di Swim England, Jane Nickerson, ha dichiarato oggi:
“Ignorando il settore del nuoto il governo ha deluso milioni di persone che contavano di tornare in acqua. Sono migliaia coloro che usano le piscine per ragioni di salute mentale o fisica”.
Ha poi aggiunto:
“Migliaia di lavoratori del settore e di strutture in tutto il paese sono ancora in un limbo e questo è semplicemente inaccettabile”.
“Molti non riusciranno a capire come pub, ristoranti, cinema, musei e parrucchieri abbiano avuto il via libera per l’apertura del 4 luglio, ma non piscine piene di cloro”.
“Sembra che vada bene sedersi sul divano a guardare lo sport professionistico. Uscire per un pasto ad alto contenuto calorico e poi andare al pub. Però non si può andare a fare una nuotata in un ambiente igienizzato”.
Jane Nickerson sottolinea poi che i protocolli messi a punto da Swim England possono garantire agli utenti un ambiente sicuro. Manifesta poi la frustrazione nel vedere che tutte le richieste avanzate siano state disattese.
Più a lungo le strutture rimangono chiuse, più aumentano le possibilità che molti di loro non possano permettersi di riaprire”.
Punta poi il dito contro il mancato sostegno finanziario da parte del Governo:
“Abbiamo già chiesto al governo di fornire un sostegno finanziario urgente al settore. Rischiamo di perdere centinaia di piscine che priveranno milioni di persone della possibilità di godere di tutti i vantaggi di essere attivi in acqua”.
“È tempo che il Governo faccia la cosa giusta. Noi siamo pronti a lavorare a stretto contatto con loro per garantire che ciò avvenga il prima possibile”.
La Campagna di Swim England Open Our Pools
Swim England ha lanciato ufficialmente la campagna #OpenOurPools. L’organizzazione invita i suoi membri, i club, gli allenatori, gli insegnanti, le scuole di nuoto, i nuotatori e gli operatori delle strutture a chiedere al governo della nazione di consentire la riapertura delle piscine il 4 luglio.
Anche il campione del Commonwealth Games James Wilby ha espresso la sua preoccupazione per la decisione.
“È una follia. Luoghi a rischio maggiore apriranno prima delle piscine e delle palestre! La forma fisica e il benessere mentale possono essere fatti in sicurezza nelle piscine. Swim England lavora duramente per fornire supporto in modo che le sedi siano pronte a partire”.
Adam Peaty, James Guy, Aimee Willmott e molti altri si sono fatti portavoce del messaggio “Open Our Pools” attraverso i social media.