Venerdì 11 Maggio la Procura Generale della Repubblica di Rio de Janeiro ha chiesto la riapertura del caso Lochte.
Le motivazioni risiedono nella circostanza che le azioni di Lochte hanno danneggiato gravemente l’immagine del Brasile.
Non di minore importanza inoltre, lo spreco delle spese di giustizia. Le indagini infatti erano state aperte su un crimine che non èera realmente accaduto.
Il Caso Lochte
Facciamo un passo indietro per ricostruire la vicenda.
Durante i giochi Olimpici a Rio de Janeiro 2016, Ryan Lochte e 3 compagni di squadra, Jimmy Feigen, Jack Conger e Gunnar Bentz, rilasciarono un’intervista alla NBC dichiarando di essere stati rapinati.
Nel corso delle indagini, però, la polizia, grazie anche a delle immagini registrate da telecamere di sicurezza, aveva rilevato che la vicenda sarebbe stata una messa in scena per coprire una serie di atti vandalici che i quattro atleti americani avrebbero portato a termine. Da qui scattò la denuncia per la comunicazione e divulgazione di una falsa notizia di reato.
Il Tribunale di Giustizia penale aveva però accolto l’appello presentato dal nuotatore. Si legge nell’ordinanza: “Costituisce reato di falsa denuncia quando la polizia avvii le indagini partendo dalle dichiarazioni della vittima. Non quando la storia sia ufficialmente registrata (è il caso dell’intervista rilasciata dagli atleti) dopo che le autorità abbiano già iniziato le indagini”. Gli atleti avrebbero mentito ai mezzi di comunicazione e non alla Polizia e vennero dunque rilasciati.
Le vicende seguenti
Ryan Lochte dopo la vicenda subì una sospensione dalla USA Swimming
In due anni da quell’episodio Ryan ha avuto un bambino ed ha partecipato agli US Open Championship.
Quest’estate poi, potrebbe partecipare ai Campionati Pan Pacific.
Lo scorso Ottobre il Procuratore di Rio dichiarò che voleva riaprire il caso, circostanza che oggi sembra molto più che un’eventualità
Se condannato, Lochte potrebbe affrontare da uno a 6 mesi di reclusione oppure pagare una ammenda.
Leggi di più sulla riapertura, come riportato in portoghese, qui e qui.