Il governo australiano ha promesso un investimento di 54,5 milioni di dollari in favore dello sport, non solo d’elite.
I fondi verranno assegnati nei prossimi due anni. Beneficiario sarà l’Australian Institute of Sport (AIS) affinché possa mantenere il suo supporto di base per le Organizzazioni Sportive Nazionali (NSO) e, per estensione, le speranze olimpiche e paralimpiche.
Il presidente dell’Australian Sports Commission (ASC), John Wylie, ha dichiarato che l’investimento rappresenta un’enorme spinta per il sistema ad alte prestazioni dell’Australia. “Nessun settore è stato immune dalle ricadute di COVID-19. Gli sport olimpici, paraolimpici e dei Giochi del Commonwealth ne hanno però risentito duramente.
Oltre 3,9 milioni di dollari saranno destinati a sostenere la tecnologia e l’innovazione attraverso le principali infrastrutture sportive. Si prevedono investimenti su progetti per i nuotatori ed atleti di sport invernali australiani. Verranno inoltre sostenute le infrastrutture, con un finanziamento gestito dall’AIS, che consentirà a un’ampia gamma di sport minori di accedere al meglio della tecnologia sportiva.
L’aumento dei finanziamenti fa da contrappunto ai tagli che Swimming Australia affermava di dover effettuare a causa della pandemia di coronavirus.
Il CEO di Swimming Australia Leigh Russell aveva riferito: “Non abbiamo ancora dovuto licenziare le persone. Però come ogni altro sport, il prossimo anno finanziario sembra minaccioso. Stiamo facendo delle scelte finanziarie davvero prudenti. Vogliamo assicurarci di poter tenere il nostro team il più possibile unito”. Russell parla di un “delicato atto di bilanciamento” per affrontare i costi della prossima stagione, che prevede anche le Olimpiadi.
L’organizzazione ha anche dovuto tagliare gli stipendi al proprio personale ed altre misure si affacciano all’orizzonte.