Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha rilasciato oggi una dichiarazione che segue quella pubblicata in data 25 Febbraio 2022.
Dopo aver esortato le Federazioni sportive a ritirare i propri eventi da Russia e Bielorussia, oggi il CIO ha avanzato una richiesta unica nella storia.
Ha chiesto alle Federazioni internazionali di non invitare atleti russi e bielorussi alle proprie manifestazioni.
Si legge nel comunicato:
il Movimento Olimpico è unito nel suo senso di equità per non punire gli atleti per le decisioni del loro governo se non vi partecipano attivamente.
Siamo impegnati in competizioni eque per tutti senza alcuna discriminazione.
L’attuale guerra in Ucraina, tuttavia, mette il Movimento Olimpico in un dilemma.
Mentre gli atleti della Russia e della Bielorussia potrebbero continuare a partecipare agli eventi sportivi, molti atleti dell’Ucraina sono impossibilitati a farlo a causa dell’attacco al loro paese.
Questo è un dilemma che non può essere risolto.
Il CIO, per risolvere il dilemma ha dunque:
- raccomandato alle Federazioni sportive internazionali e agli organizzatori di eventi sportivi di non invitare o permettere la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi.
- Se questo non sia possibile, i cittadini russi o bielorussi, dovrebbero essere accettati solo come atleti neutrali o squadre neutrali.
- Nessun simbolo, colore, bandiera o inno nazionale dovrebbe essere esposto.
RITIRO DELL’ORDINE OLIMPICO
Inoltre, il CIO, a causa della violazione della Carta Olimpica, ha ritirato l’Ordine Olimpico a:
- Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa (Oro, 2001)
- Dmitry Chernyshenko, vice primo ministro della Federazione Russa (Oro, 2014)
- Dmitry Kozak, vice capo del personale dell’ufficio esecutivo presidenziale (Oro, 2014)
Leggi qui la dichiarazione ufficiale del CIO