Sono 9 i nuotatori ungheresi risultati positivi al test coronavirus, COVID-19
Questo pomeriggio abbiamo riportato l’annuncio della campionessa del mondo Boglarka Kapas.
Stasera, la Federazione nuoto Ungherese ha pubblicato un comunicato stampa dove dichiara che sono nove le persone risultate positive al test.
Tutte le persone (nuotatori e membri dello staff) sono state sottoposte al test nell’ambito di un collegiale di allenamento. Secondo le disposizioni ungheresi in materia, per partecipare agli allenamenti, gli atleti devono risultare negativi a due test.
Nell’ambito di questo protocollo, Dominik Kozma, David Horvath e Richard Bohus hanno confermato su Instagram di essere risultati positivi.
La nazionale ungherese ha svolto il collegiale in Thailandia, prima di ritornare i Ungheria. E’ dunque probabile che il virus sia stato contratto lì.
Kozma, Horvath, Bohus e Boglarka Kapas erano tutti membri della squadra ungherese ai Campionati del Mondo del 2019.
La star ungherese Katinka Hosszu, non era trai partecipanti del collegiale in Thailandia ed è rimasta sempre a Budapest.
L’allenatore del campione del mondo e primatista Kristóf Milák ha dichiarato che il suo atleta è risultato negativo ad entrambi i test.
La Federazione Nuoto Ungherese conferma che gli atleti risultati positivi sono stati posti in quarantena al rientro in Ungheria secondo il protocollo.
Nel comunicato viene precisato inoltre:
“La Federazione ungherese di nuoto collabora pienamente con le organizzazioni sanitarie. Permette solo a quei nuotatori che possono essere esclusi dall’infezione di iniziare l’allenamento in piscina.
Durante i campi di allenamento a porte chiuse, i nuotatori lavoreranno sotto costante controllo medico e si sottoporranno regolarmente a visite mediche.
Secondo le informazioni ricevute dagli infetti, nessuno di loro richiede attualmente particolari cure mediche. Sono già stati contattati dalle autorità statali competenti in materia di epidemia.
Se uno di loro dovesse necessitare di cure, sarà anche soggetto alle regole dell’attuale protocollo sanitario nazionale”.