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I 10 Momenti Più Belli Del Decennio Nel Mondo Del Nuoto

Braden Keith
by Braden Keith 0

December 30th, 2019 Italia

TOP 10 BEST MOMENTS 2010s

Il 2019 lascia posto al 2020. E’ tempo di classifiche.

La terra sta per concludere un altro giro attorno al sole e,questa volta, nel farlo porta con sé anche l’onere di concludere un intero decennio. Dieci anni che hanno visto il nuoto e lo sport in generale evolversi, crescere sia come movimento che nella qualità al suo interno.

Dal 2010 ad oggi abbiamo assistito a due edizioni dei Giochi Olimpici, a 5 campionati mondiali di vasca lunga e alla prima prova generale della Lega che si definisce come il nuovo che avanza. 

In un mondo, quello sportivo, dove tutto cambia rapidamente all’insegna di nuovi record e primati, dieci anni sono una porzione di tempo davvero enorme. Basti pensare ad alcuni nomi che dominavano la scena internazionale nel primo biennio ora appartengono solo ai libri che raccontano la storia del nuoto. Per questo stesso motivo ci deve sorprendere e affascinare la capacità di altri (pochi) nomi di essere una costante che ha accompagnato lo sviluppo di questa disciplina nel corso degli anni.

Swimswam Italia si è divertita a cercare, tra i molti possibili, i 10 momenti più significativi di questa epoca. Siamo sicuri che però ognuno di voi abbia la propria, personalissima, classifica. Fatta di gare, record, dediche e addii. Divertitevi a stilare la vostra TOP10.

10° Italia 4×200 stile libero (2014)

ISM Berlin 2016

Ai Campionati Europei di Berlino del 2014 l’Italia della 4x 200 stile libero femminile ha vinto il titolo continentale. La formazione azzurra composta da Alice Mizzau (1:58. 34) Stefania Pirozzi (1:57. 63) Chiara Masini Luccetti (1:58. 06) e Federica Pellegrini (1:56. 50) è riuscita a toccare al muro davanti alla formazione svedese nonostante una prestazione monstre di Sarah Sjostroem da 1. 53. 64 grazie ad una splendida prova corale. La gara è rimasta nell’immaginario comune come una rimonta ai limiti dell’incredibile. Al termine della 3° frazione la Svezia conduceva con un vantaggio di 4 secondi e mezzo e sembrava proiettata verso il titolo ma complice la controprestazione dell’ultima staffettista svedese la campionessa olimpica dei 200 stile a Pechino 2008 è riuscita a ricucire il vantaggio fino all’oro delle azzurre.

Nathan Adrian (2019)

Courtesy of Nathan Adrian Instagram

 

 

 

 

 

 

Il campione olimpico dei 100 stile a Londra 2012 ha dichiarato ad inizio 2019 attraverso il suo profilo Instagram di esser stato colpito da un tumore ai testicoli. Dopo aver sconfitto la malattia e aver superato ottimamente l’operazione il velocista si è subito adoperato per tornare in acqua al più presto. Nel luglio dello stesso anno ha vinto l’oro con la staffetta 4×100 stile libero ai mondiali di Gwangjiu riconquistando il suo posto di leader nella nazionale a stelle e strisce e tornando alle competizioni in grande stile.

Florent Manaudou (2014)

Florent Manaudou celebrates world record, 50m free

Il francese fratello d’arte ha stupito il mondo del nuoto dalla corsia laterale vincendo a sorpresa la gara più veloce dei Giochi Olimpici 2012. Da quel momento in poi la sua crescita è stata esponenziale, sia fisica che prestativa. L’apice del suo strapotere nella velocità lo ha raggiunto sul finire del 2014.

I campionati mondiali di vasca corta di Doha portano di fatto la sua firma. Il Record del Mondo da lui segnato in quell’occasione nei 50 stile è resistito fino a pochi giorni fa quando Caeleb Dressel glielo ha soffiato per 2 soli centesimi. Il 20.26 nuotato a Doha, fu un tempo clamoroso. Ma probabilmente non quanto quello fatto registrare nei 50 dorso. Florent ha infatti vinto al mondiale di vasca corta anche in questa specialità che poi non ha pressoché più nuotato. 22.22 che è ad oggi uno dei Record Mondiali più impressionanti. Il bottino finale di Manaudou durante il campionato 2014 recita 6 medaglie, 2 Record Mondiali e 1 Record Europeo di staffetta.

Ruta Meilutyte (2012)

Ruta Meilutyte, 100 breaststroke winner, 2013 FINA Worlds (Photo Credit Victor Puig, victorpuig.com)

Non è la medaglia d’oro olimpica più giovane della storia (Kyoto Iwasaki 14 anni e pochi giorni). Ma Ruta Meilutyte è stata sicuramente l’emblema degli anni 2010s dell’adolescenza catapultata nel nuoto professionistico. Come una meteora precipitata sull’Aquatic Centre, la quindicenne Ruta ha fatto letteralmente saltare il banco delle pretendenti al titolo dei 100 rana femminili. Imponendosi fin dalle batterie, ha mantenuto la testa provvisoria della gara fino alla finale del 30 luglio quando ha coronato il suo sogno a 5 cerchi. Ruta nel corso di questa decade ha visto sia il suo momento di massimo splendore che il suo contrario. Vincere da giovanissima può portare, talvolta, a ritirarsi quando si è ancora semplicemente giovani. A soli 22 anni nel Maggio 2019 Ruta Meilutyte ha lasciato il nuoto agonistico.

Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti (2016)

Gregorio Paltrinieri and Gabriele Detti – 2016 Olympic Games – courtesy of Simone Castrovillari

Questa è l’immagine che tutti gli italiani portano nel cuore da circa 4 anni. Gabriele e Gregorio stretti in un abbraccio che esultano e si divertono. Felici per aver raggiunto assieme la vetta di una montagna scalata l’uno accanto all’altro. Paltrinieri e Detti negli anni 2010s hanno costruito insieme (e anche ciascuno per sé) una carriera in crescita costante. La finale dei 1500 metri stile di Rio de Janeiro è il simbolo di un movimento, quello del mezzofondo italiano, che sta crescendo e appassionando. La doppietta oro/bronzo non può che rimandare alla memoria dei più ad un’altra storica coppia di italiani sul podio olimpico, Domenico Fioravanti e Davide Rummolo nei 200 rana a Sidney 2000.

Adam Peaty (2014)

Adam Peaty, 100 breaststroke, 2015 World Championships (courtesy of Tim Binning, theswimpictures.com)

Adam Peaty dal 2014 ad oggi ha rivoluzionato il nuoto. Non solo la rana. Ma buona parte delle regole non scritte che vigevano in questo sport. Primo esponente di una generazione nata dal progetto britannico post-Londra 2012, Peaty, a partite dalla semifinale dei 50 rana dei Campionati Europei di Berlino ha portato la rana ad un livello superiore. E’ stato il primo di una lunghissima serie di Record del Mondo.

Il 26. 62 (Si, certo. Ora il WR è 25. 95) fu uno schiaffo in faccia. Non tanto per aver battuto il precedente di Van Der Burgh 26. 67, ma perché questo apparteneva alla periodo gommato, e soprattutto perché i limiti di Peaty in fase di partenza e subacquea lasciavano intravedere i margini di miglioramento che il Britannico avrebbe poi mostrato.

Caeleb Dressel (2017)

Probabilmente il decennio di Cealeb Dressel sarà quello che inizierà tra qualche giorno. Senza dubbio è l’atleta del momento e quello del futuro. Tutti si aspettano la consacrazione del velocista americano durante le prossime Olimpiadi. La prestazione che fino ad ora ha permesso di capire quanto sia versatile e instancabile il nuotatore della Florida si è verificata durante il penultimo giorno di finali del Mondiale di Budapest 2017. Durante la manifestazione Dressel ha vinto 7 medaglie, tutte d’oro. 3 individuali. Il dato più sorprendete riguarda però il programma gare dell’evento. E’ capitato spesso che atleti di altissimo profilo rinunciassero a partecipare a gare in cui sarebbero potuti essere competitivi a causa del timing ravvicinato delle finali in questione. Nella Duna Arena di Budapest Dressel ha vinto 3 titoli mondiali nell’arco di pochi minuti. I 50 stile libero, i 100 farfalla e la staffetta 4x 100 stile mixed.

Federica Pellegrini (2019)

PELLEGRINI Federica ITA Italy
Gwangju South Korea 24/07/2019
Swimming 200 freestyle women
18th FINA World Aquatics Championships
Nambu University Aquatics Center
Photo © Giorgio Scala / Deepbluemedia / Insidefoto

Mai nessuno come lei. Federica Pellegrini è l’unica nuotatrice della storia ad essere salita sul podio dei campionati mondiali per 8 volte consecutive nella stessa specialità. Dal 2005 al 2019 Federica non ha mai mancato l’appuntamento con la medaglia iridata. Ha siglato questo primato con l’oro di Gwangju 2019 nuotando la sua miglior prestazione in tessuto, 1:54. 22 alla soglia dei 31anni. Delle 8 medaglie conquistate in 14 anni sono quattro i titoli, tre le medaglie d’argento e una medaglia di bronzo.

Cameron Van der Burgh (2012)

Cameron van der Burgh, 100 breaststroke, Olympic Champion, Olympic Gold Medalist, 2012 London Olympic (Photo Credit: Fabio Ferrari, LaPresse)

La carriera del fuoriclasse Sudafricano si può dividere in due parti, queste due parti sono caratterizzate ciascuna da un grande rivale che gli si è posto di fronte. Alexander Dale Oen prima e Adam Peaty poi. La stagione del 2012 è senza dubbio l’anello di congiunzione tra questi due periodi e per Van der Burgh è stato il momento di maggior successo prima dell’arrivo del tornado britannico. Ciò che ha contraddistinto Cameron Van der Burgh per tutta la sua carriera (terminata nel dicembre 2018) è la sua classe e il suo profondo rispetto per gli avversari. Rispetto che talvolta sfocia in amicizia.

La sfida con il norvegese Alexander Dale Oen è stata tra le più appassionanti dei primi anni 2010s, questo duello è stato purtroppo bruscamente interrotto dalla prematura morte nel 2012 del Campione del Mondo in carica a pochi mesi dalle Olimpiadi. La finale di Londra dei 100 rana ha incoronato Cameron che, dopo la vittoria, ha immediatamente puntato il dito verso il cielo.

Michael Phelps (2016)

Michael Phelps. Finais da natacao no OAS. Jogos Olimpicos Rio 2016. 09 de Agosto de 2016, Rio de Janeiro, RJ, Brasil. Foto: Vitor Silva/SSPress

Per chiunque abbia tra i 15 e i 35 anni nuoto fa rima con Phelps.

Michael Phelps non ha bisogno né di presentazioni né di lunghe liste celebrative.  Ringraziamenti, per quello che ha lasciato a questo sport e a tutta la retorica che va oltre i confini del nuoto capace di essere riconoscerlo come star globale e non di un settore specifico. Applausi, metaforici e non. E di quelli a Rio se ne sono sentiti tanti. Dopo il primo ritiro e il suo successivo rientro si sapeva che quella sarebbe stata l’ultima apparizione dello squalo di Baltimora tra le corsie. Il suo ultimo titolo olimpico porta il numero 23. 23 ori olimpici e 28 medaglie complessiva allungando un primato che aveva fatto suo già nel 2012 diventando lo sportivo con più medaglie olimpiche della storia.

 

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Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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