Un semplice esercizio può aiutare genitori e nuotatori ad essere più sereni e felici.
I nostri ragazzi lavorano duramente ogni giorno per migliorare tecnica, velocità e resistenza.
Ecco un’idea per aiutarli a lavorare in una prospettiva positiva.
In uno sport fatto in maggior parte dalla mente, perchè non condividere questo esercizio di psicologia positiva con i tuoi figli e provarlo anche tu?
Esercizio “cosa è andato bene”
Questa tecnica, chiamata “Cosa è andato bene” o “Tre benedizioni” è stata presentata in un libro intitolato Flourish: A Visionary New Understanding of Happiness and Well-being.
Secondo l’autore Martin E.P. Seligman: “Pensiamo troppo a ciò che va storto e non abbastanza a ciò che va bene nelle nostre vite. Certo, a volte ha senso analizzare i brutti eventi in modo che possiamo imparare ad evitarli in futuro. Tuttavia, le persone tendono a dedicare più tempo a pensare a cosa c’è di male nella vita di quanto sia utile. Peggio ancora, questo concentrarsi su eventi negativi ci mette in ansia e depressione. Un modo per evitare che ciò accada è migliorarsi nel pensare e assaporare ciò che è andato bene “.
Pensa a come questo concetto possa essere utile nel nuoto.
I ragazzi che si concentrano su ciò che potrebbe andare storto possono irrigidirsi e non nuotare bene.
Un self talk negativo ed atteggiamento pessimista certamente non rende i genitori felici.
Se noi genitori riusciamo a rilassarci e goderci il momento, anche i nostri figli potrebbero essere più rilassati.
I bambini capiscono come ci sentiamo.
Quando diventiamo ansiosi, l’ansia può diffondersi a macchia d’olio.
Prova questo esercizio di 10 minuti e condividilo anche con i tuoi figli:
“Ogni notte per una settimana, mettiti da parte dieci minuti prima di andare a dormire.
Scrivi tre cose che sono andate bene oggi e perché sono andate bene “.
Puoi usare un diario o il tuo computer per scrivere, ma è importante avere una registrazione fisica di ciò che hai scritto.
Le tre cose non devono essere sconvolgenti per importanza.
Accanto a ogni evento positivo, rispondi alla domanda: “Perché è successo?”
Facciamo un esempio. Se scrivi qualcosa del tipo: “Mio marito si è ricordato che a me piace la cioccolata e me ne ha preso un pezzo tornando a casa da lavoro”, rispondi anche alla domanda: Perché?
Perché magari tuo marito ti ama ed è un uomo premuroso.
Scrivere sul perché gli eventi positivi nella tua vita sono accaduti può sembrare imbarazzante in un primo momento. Se però lo fai per una settimana ti accorgerai di quanto di bello c’è nella tua vita.