1991
Gelsenkirchen, Germania. Da un paio d’anni è Germania e basta, senza spiegare se quella di qua o quella di là. Gelsenkirchen comunque, è sempre stata di qua.
“Alberto ha fatto come sempre le convocazioni seguendo un criterio che conosceva lui. Era sempre tutto chiaro nella sua testa. Alcune scelte erano obbligate, se così si può dire, ma per il resto non sapevi mai cosa aspettarti”
Reduce dall’Europeo estivo di Atene e dal mondiale di Perth di Gennaio, la Nazionale Azzurra schiera una formazione ridotta ma scelta con cura.
Lo stile libero italiano è affidato dal commissario tecnico Alberto Castagnetti, a René Gusperti.
“La squadra era compatta. Saremo stati una decina o poco più. Un bel mix tra gli atleti esperti e noi, i più giovani. Ero uno specialista dei 50, questo si, ma non esattamente della vasca corta. La selezione era basata principalmente sul Trofeo di Viareggio, ricordo che molti avevano finalizzato la preparazione proprio in vista di questa gara”
Campionato Europeo di vasca corta. Vero ma anche falso. Tutta l’Europa, la vasca da 25, ma solo 14 competizioni. Campionato Europeo Sprint. I 50 in tutte le salse, i 100 misti e le staffette.
SPRINT
“E’ stato tutto molto veloce. Tutto molto sprint. Due giorni di gare appena. Siamo partiti dall’Italia uno o forse due giorni prima dell’inizio della manifestazione. Eravamo abituati alle gare internazionali ma questo formato ha sorpreso un po’ tutti.”
La Germania vince il medagliere per distacco, lasciando le briciole all’Unione Sovietica, che sul finire del 1991 vede la sua bandiera rossa sventolare per l’ultima volta durante una manifestazione di nuoto internazionale.
“Le nazioni dell’est e del nord europa avevano schierato i più forti. Non è stata affatto snobbata come prima edizione. Forse erano curiosi di vedere come sarebbe stato. C’erano tutti.”
A pertire dallo Zar Alexandr Popov, allora stella nascente dello stile libero alla sua seconda convocazione in nazionale e oggi nome scritto a caratteri maiuscoli nella storia del nostro sport. Passando dalla futura 4 volte campionessa olimpica Inge de Bruijn all’epoca appena maggiorenne.
“Un bel bronzo, quello delle staffetta mista. Eravamo l’unica staffetta maschile, quella a stile libero non fu proprio schierata.”
Molte prime volte, per essere una due giorni di sport. La prima volta anche di una 4×50. Anzi 4. 4×50 stile e 4×50 mista. Al maschile e al femminile. L’Italia raccoglie in totale 3 medaglie dal lavoro di squadra da aggiungere al bronzo individuale di Gianni Minervini nei 50 rana.
I Campionati europei di vasca corta non sono sempre esistiti. Sono passati 28 anni dalla loro prima sperimentale edizione. E’ cambiato tutto, o quasi. Questo era il racconto di chi c’era in Germania nel 1991, in attesa di vedere cosa accadrà a Glasgow 2019.