L’australiana Emma McKeon ha uno dei curriculum più corposi della storia del nuoto.
Alle Olimpiadi del 2020 a Tokyo, è diventata l’atleta di maggior successo della sua nazione in una singola edizione dei Giochi. Quest’anno ha aggiunto l’onore di diventare l’atleta più decorata nella storia dei Giochi del Commonwealth.
Questi riconoscimenti hanno rischiato di non arrivare. La McKeon ha recentemente dichiarato al The Guardian di aver quasi abbandonato il nuoto dopo non essere entrata nella squadra olimpica australiana per i Giochi del 2012 a Londra.
Arrivata settima nei 100m stile libero femminili ai Trials olimpici australiani del 2012, il tempo di 54,35 ha fatto sì che la futura star mancasse perdesse il posto nella staffetta femminile per un solo decimo. La McKeon andò a Londra come spettatrice, insieme al fratello David McKeon. Dagli spalti, guardò la staffetta femminile australiana vincere la medaglia d’oro.
La voglia di smettere
Dopo i trial Olimpici del 2012, la McKeon ha smesso di nuotare. Dichiara nell’intervista:
“Ero molto turbata dopo [la mancata partecipazione a Londra], e poi ho smesso di nuotare non molto tempo dopo i Trials.
Sapevo di voler andare alle Olimpiadi, ma non volevo aspettare altri quattro anni, quindi ho pensato: “Smetto e basta””. (The Guardian).
Decise poi di tornare in piscina, guadagnandosi la convocazione ai Giochi del Commonwealth del 2012. Vinse quattro ori e due bronzi che le diedero la giusta motivazione per continuare.
Quest’anno la McKeon ha preso di nuovo in considerazione l’idea di ritirarsi.
L’allenatore Michael Bohl ha detto ai giornalisti a Birmingham che Emma si era laureata in salute pubblica e “doveva decidere se scegliere quella strada di lavoro o se aveva ancora ambizioni competitive in piscina”.
“Ha passato tre mesi fuori dall’acqua, non sapevamo cosa avrebbe fatto”. (Nine.com)
“Quando si ha un incontro così buono, è difficile tornare indietro”, ha detto Bohl. Non è una questione fisica, ma mentale. Devi avere la giusta mentalità per tornare indietro”. Ha riflettuto sui pro e i contro e alla fine ha ritenuto di poter ancora migliorare”. (Nine.com)
La McKeon si è ritrovata ancora una volta in acqua, rinunciando ai Campionati del Mondo di quest’anno ma rubando la scena ai Giochi del Commonwealth del 2022. Complessivamente, la McKeon ha conquistato 8 medaglie, tra cui gli ori individuali nei 50 stile e 50 farfalla, e 4 medaglie d’oro in staffetta.
Parlando dal punto di vista dell’allenatore per quanto riguarda i prossimi Giochi Olimpici, Bohl ha detto: “Credo che abbia ancora un po’ di margine di miglioramento. Ha accettato la sfida di andare a Parigi e di vedere cosa può fare alle prossime Olimpiadi”.