Quanto tempo trascorri in allenamento con la mente che vaga?
Poco? O tutto il tempo dal riscaldamento al warm-down?
Lasciare che la mente vaghi può sembrare naturale. Ci sentiamo liberi di pensare ai compiti che dobbiamo fare al conteggio delle mattonelle sul fondo della piscina.
E poiché non siamo abituati, quando poi tentiamo di concentrarci su qualcosa (la posizione del corpo, il modo in cui la nostra spalla scivola in avanti) ci sentiamo frustrati, distratti o ci annoiamo.
Indipendentemente dal fatto che tu sia un elite, un nuotatore di alto livello o un amatoriale, l’allenamento focalizzato supera in modo consistente il tradizionale allenamento senza concentrazione.
Se vuoi migliorare, è il momento di concentrarsi.
l’esempio di Natalie Coughlin
Natalie Coughlin arrivò nella piscina della Cal di Berkeley a 18 anni.
All’età di sedici anni aveva già fissato tre record nazionali nelle scuole superiori ed era considerata una potenziale concorrente per le Olimpiadi di Sydney.
Nel marzo 1999, mentre si stava allenando per i trials olimpici, la Coughlin si svegliò nel cuore della notte con un dolore lancinante alla spalla.
La mattina dopo, durante gli allenamenti, cercò di rimuovere la copertura della piscina. Il dolore le attraversò la spalla fino al punto in cui non riuscì più a spostarlo.
Quelli che seguirono furono 15 mesi di terapia fisica, di visite da ortopedici e di allenamenti solo sulle gambe.
Quando arrivò a Berkeley l’autunno seguente per il suo primo anno di college, il suo rapporto con lo sport era marcito.
“Se non avessi dovuto frequentare il college e non avessi avuto una borsa di studio, avrei smesso. Odiavo nuotare”, disse Coughlin.
Una volta rimessa in salute, ci si doveva concentrare sulla mentalità.
Teri McKeever, l’allenatore della Cal, ha aiutato la Coughlin a ripensare a quanto si era impegnata mentalmente in questo sport.
“Ci ha fatto davvero riflettere su tutto ciò che stavamo facendo in acqua”, ha detto Coughlin.
“Era sempre questione di prestare attenzione ad ogni piccolo dettaglio ed a come ti sentivi dentro e fuori dall’acqua”.
La Rinascita
A dicembre del suo primo anno, Coughlin iniziò a vedere alcuni miglioramenti dati dalla sua maggiore concentrazione.
Quando i campionati NCAA si svolsero pochi mesi dopo, nel marzo del 2001, la Coughlin stabilì i record NCAA nei 100 dorso, 100 farfalla e 200 dorso.
Nel decennio successivo, Coughlin ha scatenato un uragano di record mondiali e medaglie internazionali. E’ diventata la prima donna al mondo a nuotare i 100 metri dorso sotto il minuto.
Ha vinto cinque medaglie alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Ha battuto il record del mondo altre quattro volte nei 100m. Altre sei medaglie alle Olimpiadi di Pechino. Un’altra medaglia, la sua dodicesima, alle Olimpiadi di Londra.
La sua arma segreta?
Essere incessantemente concentrata.
“La mia migliore caratteristica è la mia capacità di essere altamente concentrata per lunghi periodi di tempo”, ha detto Coughlin.
COME ESSERE PIÙ FOCALIZZATI E IMPEGNATI
1. VISUALIZZAZIONE
Natalie Coughlin visualizzava Coe voleva essere in gara ad ogni allenamento.
“Ho usato molte immagini. Concentrandomi su come volevo che le mie gare progredissero. Visualizzavo il pre-gara, la gara, ed il dopo gara “. “Immaginavo quanti più dettagli possibili e coinvolgevo tutti i miei sensi in questa visualizzazione”.
Questa connessione tra allenamento e gara rende più significativi i metri da nuotare.
“In allenamento, ho sempre riportato la mia attenzione su come volevo sentirmi nelle mie gare”, ha detto.
2. NON ASPETTARTI RISULTATI IMMEDIATI
L’eccellenza non arriva dopo un allenamento.
Essere più concentrati non risolve le cose dalla sera alla mattina.
“Ho iniziato a notare i miei miglioramenti dalla gara di dicembre, solo tre mesi dopo”, ha dichiarato la Coughlin.
3. LAVORA CON IL TUO COACH
Anche se puoi intuitivamente sapere che cosa hai bisogno di migliorare in acqua, avere il feedback del tuo allenatore ti aiuterà a migliorare molto più velocemente.
Fai sapere al tuo allenatore che vuoi diventare un nuotatore più efficiente.
Ti darà il feedback ed il supporto necessari nel tempo per tenerti aggiornato e concentrarti sulle cose importanti.
“Che ci crediate o no, concentrandoci su tutto ciò che stiamo facendo farà scorrere l’allenamento molto più velocemente”, dice Coughlin.
“Sognare ad occhi aperti sembra un ottimo modo per far fronte alla monotonia fisica e mentale di stare sott’acqua per ore e ore. Sognare ad occhi aperti però è un’opportunità sprecata”.
“Concentrarti su tutto ciò che stai facendo ti tiene sul momento, ti aiuta a superare l’allenamento e, soprattutto, ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi”.