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Apertura Piscine: Cosa Sareste Disposti A Sacrificare?

A partire dal prossimo 4 Maggio l’Italia uscirà in modo graduale dal periodo di lockdown.

Inizia la cosiddetta “fase 2”, con la ripresa delle attività quotidiane così mutate in seguito alla pandemia da Coronavirus COVID-19.

Il via libera riguarderà l’attività all’aperto e gli allenamenti individuali che dovrebbero essere consentiti. Rimane, in ogni caso, l’obbligo di osservanza delle prescrizioni su distanziamento sociale e prevenzione del contagio con utilizzo di sistemi di protezione e sanificazione degli ambienti.

DIFFERENZE TRA GLI SPORT

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, in un’intervista di qualche giorno fa al settimanale Chi, ha sottolineato la differenza tra le discipline sportive:

 “Ci sono molte differenze. Sport individuali e di squadra. Outdoor e indoor. È evidente che un golfista che sale in macchina, va al campo, si allena senza passare dallo spogliatoio, sta due ore sul green e poi torna a casa, è cosa diversa da un match di judo o di pugilato. Va tutto codificato. Non si può dire solo ‘stai a casa'” (fonte Sport Mediaset)

SITUAZIONE PISCINE E PALESTRE

Piscine e palestre sono considerate luoghi ad alto rischio di contagio.

Siamo abituati ad immaginarle e concepirle come “luoghi di aggregazione”. Luoghi in cui la vicinanza con gli altri utenti e l’allenamento in gruppo, sono tra le caratteristiche che ogni anno fanno avvicinare allo sport milioni di persone.

La ripresa o riapertura di queste attività ad oggi non è stata ancora calendarizzata.

Sappiamo bene però che due mesi di chiusura totale al pubblico ha inciso gravemente sull’economia di piccole società (per lo più società sportive dilettantistiche ) che riuscivano a sopravvivere proprio grazie al continuo afflusso di utenza.

Come ha riaffermato il Presidente della FIN qualche giorno fa,

“Le piscine sono impianti costosi e delicati, quindi bisognerà riaprirli nel modo giusto. Tutelare la salute e consentire l’accesso a più utenti, altrimenti i costi non reggerebbero il peso e l’urto di pochissimi atleti che li frequentano”.

COSA SARESTE DISPOSTI A SACRIFICARE?

Non essendoci ad oggi alcuna disposizione governativa sulla riapertura delle piscine, la domanda che voglio porvi come lettori, appassionati di nuoto ed utenti di piscine e palestre è la seguente:

Sareste disposti a sacrificare qualcosa pur di rivedere la vostra piscina aperta?

Un confronto senza polemica alcuna che vuole raccogliere le sensazioni di chi questo sport lo vive in prima persona.

Durante questi due mesi si sono visti molti gesti solidali nei confronti di chi ha lottato in prima linea in questa terribile emergenza.

Nel momento in cui ci troveremo di fronte ad un’altra tipologia di emergenza, sapremo essere altrettanto altruisti?

Tra i possibili sacrifici che l’utenza potrebbe essere chiamata a sopportare, vi sono:

  • riduzione della durata dei corsi
  • nessun accesso allo spogliatoio/accessi a scaglione
  • aumento dei costi
  • perdita di parte dei costi già versati

A cosa saresti disposti a rinunciare pur di rivedere la vostra piscina aperta?

Scrivetelo nei commenti.

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Stelvio Frata
4 years ago

tutto quello che vi pare basta che mi facciate nuotare

francesca emme
4 years ago

Mio figlio fa nuoto agonistico si può fare a meno degli spogliatoi e i genitori fuori si potrebbe scaglionare meglio gli orari facendo si che ci sia un solo corso di 40 minuti occupando tutte le corsie così che i ragazzi siano al.massimo 3 per corsia ma poi scusate ma se si sanifica tutto con il cloro meglio della piscina non c’è niente e magari visto che si va nella bella stagione integrare con una mezz’ora di ginnastica all’aperto

Sauro Boncompagni
4 years ago

Sarei disposto a perdere gli abbonamenti residui di mio figlio e mio ed eventualmente evitare le doccie.No a riduzioni orarie, e potrei accettare un aumento fino al massimo 10%

Ale
4 years ago

Per me doccia a casa tranquillamente, senza problemi. Orario ridotto non mi sembra utile a nessuno, anzi, incrementeremo orari apertura.aumento dei prezzi possibile ma da valutare. Purché si riapra!!

Cristina
4 years ago

Io sono disposta a tutto, non entrare nello spogliatoio, finito il nuoto, tornare a casa con capelli bagnati, tanto è estate, farà caldo, aspettare il mio turno per entrare in acqua, pagare di più per sostenere il nostro impianto!

Riccardo Simonetti
4 years ago

Io sarei disposto a tutto… Gli USA hanno deciso di riaprire le palestre già dalla fase 1 perché Trump giustamente dice che l’attività fisica è la miglior prevenzione contro le malattie e chiuderle non farebbe altro che male alla salute pubblica. Purtroppo qui in Italia l’attività fisica viene vista come svago e non come necessità primaria per poter star bene. Tenerci chiusi in casa è tutto tranne che salutare… Così facendo le persone che erano sane diventeranno malate e ci saranno più morti per questo motivo che per questo virus che è stato gonfiato a dismisura dai mass media.

ronnyolivotti
4 years ago

1 primo e fattibile anche con entrate ogni 15 minuti e max 30 di attività corsuale
2) cosa vuol dire nessun accesso..non é possibile soprattutto il prossimo inverno ( la situazione Andrea x le lunghe)
3)difficilmente digeribile soprattutto da persone che possono avere problematiche economiche dovute alla situazione contingente.
4) è possibile ma visto l’ andazzo delle persone è poco percorribile

Samuele Baglioni
4 years ago

Io sarei disposto a rinunciare agli spogliatoi (a maggior ragione visto che si va verso l’estate) e anche perdere parte dell’abbonamento stagionale (gennaio-maggio) già pagato e usufruito soltanto a gennaio e febbraio.

About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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