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L’Evoluzione Della Partecipazione Femminile Nel Nuoto Alle Olimpiadi

Braden Keith
by Braden Keith 0

January 09th, 2024 Italia, News

Nell’agosto 2023, World Aquatics ha annunciato le procedure di qualificazione olimpica per i Giochi di Parigi 2024. Tra i nuotatori che raggiungeranno il Tempo di Qualificazione Olimpica (OQT, tempo “A”), il Tempo di Considerazione Olimpica (OCT, tempo”B”), i nuotatori della sola staffetta e i posti universali, si prevede che World Aquatics raggiungerà la quota totale di 852 atleti nel nuoto in piscina.

Ciò significa che alle Olimpiadi ci sarà il minor numero di nuotatori dal 1996 ad Atlanta, quando 762 atleti gareggiarono al Georgia Tech Aquatic Center. La quota complessiva di atleti per Parigi è stata ridotta da 11.000 a 10.500, il che significa che avremo il numero più basso di atleti dal 1996 (10.339).

È interessante anche analizzare la partecipazione delle nuotatrici nel corso degli anni. Una delle raccomandazioni dell’Agenda Olimpica 2020 proponeva al CIO di “lavorare con le Federazioni Internazionali per raggiungere il 50% di partecipazione femminile ai Giochi Olimpici e per stimolare la partecipazione e il coinvolgimento delle donne nello sport creando maggiori opportunità di partecipazione ai Giochi Olimpici”.

PARTECIPAZIONE FEMMINILE ALLE OLIMPIADI DAL 1912

ANNO DONNE UOMINI TOTALE PERCENTUALE FEMMINILE
1912 27 93 120 22.5%
1920 24 92 116 20.7%
1924 51 118 169 30.2%
1928 72 110 182 39.6%
1932 44 84 128 34.4%
1936 94 154 248 37.9%
1948 88 161 249 35.3%
1952 118 201 319 37.0%
1956 99 136 235 42.1%
1960 144 236 380 37.9%
1964 162 243 405 40.0%
1968 204 264 468 43.6%
1972 245 287 532 46.1%
1976 208 263 471 44.2%
1980 143 190 333 42.9%
1984 186 308 494 37.7%
1988 252 381 633 39.8%
1992 256 385 641 39.9%
1996 345 417 762 45.3%
2000 396 558 954 41.5%
2004 393 544 937 41.9%
2008 433 547 980 44.2%
2012 429 458 887 48.4%
2016 414 483 897 46.2%
2021 398 477 875 45.5%

le donne nel nuoto alle olimpiadi

La partecipazione delle donne ai Giochi Olimpici è in costante aumento e non è diverso il caso del nuoto. La prima volta che le gare di nuoto furono incluse nelle Olimpiadi fu nel 1912, a Stoccolma.

Le donne hanno debuttato alle Olimpiadi del 1900. Nel 1912 tuttavia, sono state ammesse al programma olimpico in uno degli sport “principali” . A Stoccolma si disputarono due gare femminili: 100 stile libero e 4×100 stile libero. Le donne che parteciparono furono 27, pari al 22,5% del totale dei nuotatori.

Nel 1972, la percentuale di donne nel nuoto raggiunse il 46,1%, il valore più alto fino al 2012. A quel tempo, c’erano 15 gare maschili e 14 gare femminili. La 4×200 stile libero non veniva disputata dalle donne.

Solo nel 1996 donne e uomini hanno potuto nuotare lo stesso numero di gare.

Ma solo nel 2021, a Tokyo, i nuotatori maschi e femmine poterono nuotare gli stessi eventi, con l’aggiunta degli 800 stile libero maschili e dei 1500 stile libero femminili. Ci si aspettava che la percentuale di uomini e donne a Tokyo fosse uguale, ma non è stato così. C’erano 398 donne (45,5%) e 477 uomini (54,5%).

Questo è successo perché, in alcune gare, c’erano pochissime donne iscritte. Ad esempio, i 200 farfalla (16) e i 400 misti (17). Il numero più basso di uomini si è registrato nei 1500 stile libero (28). Questo fatto ha fatto sorgere il dubbio che l’OQT in alcune gare femminili fosse troppo veloce.

Speriamo che a Parigi la percentuale di uomini e donne nel nuoto sia uguale, raggiungendo così il tanto desiderato 50% di partecipazione.

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Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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