Tuttavia, essendo Rylov sospeso per 9 mesi, un portavoce FINA ha informato SwimSwam che FINA è consapevole Rylov è in competizione, e si sta esaminandola vicenda per determinare se Rylov è in violazione del divieto.
Ecco la dichiarazione completa FINA sulla questione:
La FINA è a conoscenza del fatto che il signor Rylov ha partecipato ai campionati russi questo fine settimana e ha avviato una revisione interna per accertare se le sanzioni o le regole della FINA sono state violate. Il risultato di questa revisione sarà annunciato a tempo debito.
Questa dichiarazione non ci dice molto di più.
In realtà, ci sono aspetti dell’intera vicenda che ancora oggi sono poco chiari.
FINA ha vietato a Rylov la partecipazione a tutti gli eventi FINA per un periodo di nove mesi. I Campionati Russi erano (e sarebbero ancora adesso) un incontro approvato e riconosciuto da FINA. Già qui c’è da chiedersi se il divieto riguardante gli atleti russi (tutti gli atleti russi) è andato ad inficiare anche la manifestazione, facendola diventare un evento non autorizzato FINA.
Il livello di complessità è proporzionale al livello di poca chiarezza da parte di FINA.
In ultima analisi, spetta all’organo di governo internazionale stabilire i parametri del divieto che hanno imposto a Rylov. Tuttavia, prima di imporre il divieto, sarebbe stato auspicabile delineare i confini del divieto stesso.
Se avete perso qualche passaggio nella vicenda, di seguito tutti gli approfondimenti:
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