Dopo aver affrontato un viaggio di tremila km in pullman, sono arrivate questa mattina ad Ostia le atlete della nazionale ucraina di nuoto artistico.
Il presidente della Federazione Italiana nuoto, Paolo Barelli, aveva dichiarato: “Siamo pronti ad ospitare al centro federale di Ostia i nuotatori ucraini che a causa della guerra sono impossibilitati a proseguire le attività di preparazione in vista degli impegni internazionali”.
Domenica 6 Marzo, era iniziato l’esodo della nazionale ucraina di nuoto sincronizzato verso il centro federale di Ostia. Questa mattina le atlete sono state accolte ad Ostia dal presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali, e dal presidente del X Municipio Mario Falconi.
Ad accoglierle anche il direttore tecnico della Nazionale italiana di nuoto artistico Patrizia Giallombardo e gli azzurri Linda Cerruti, Costanza Ferro, Patrizia Ruggiero e Giorgio Minisini.
L’Ucraina è uno dei paesi di maggior successo al mondo nel nuoto artistico.
Ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, hanno vinto il bronzo sia nel duetto che negli eventi a squadre, i due eventi del programma olimpico.
Ai Campionati del Mondo 2019, l’Ucraina si è classificata seconda sia per le medaglie d’oro (1) che per le medaglie totali (6) dietro solo alla Russia.
LE DICHIARAZIONI
Le dichiarazioni sono per gentile concessione della Federazione Italiana Nuoto.
PAOLO BARELLI – PRESIDENTE FIN
“Siamo orgogliosi di accogliere la squadra ucraina, campione del mondo, d’Europa e medagliata olimpica, che sta vivendo il dramma della guerra.
Aspettiamo nei prossimi giorni altre sette atlete, che ancora non sono riuscite a superare il confine e raggiungere l’Ungheria.
Siamo in contatto con loro, nonostante le mille difficoltà. speriamo di poterle recuperare già mercoledì alla frontiera.
Speriamo, inoltre, di poter aver qui atleti di altre discipline acquatiche. Difficile che siano uomini di età superiore ai 18 anni.
Non possono uscire dall’Ucraina. Tra questi anche il campione Romanchuk, che preferisce rimanere e difendere il suo Paese.
Il problema è ovviamente enorme e noi ci siamo subito adoperati per garantire un briciolo di pace ad atlete. Ragazze, che hanno visto interrompersi quella che era la loro normale quotidianità.
VALENTINA VEZZALI – Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport
“E’ una giornata importante all’insegna della solidarietà e dell’accoglienza.
Il mondo dello sport ha accolto l’appello lanciato dall’Unione Europea e dal Premier Mario Draghi.
Il Centro Federale di Ostia è stato per dieci mesi centro nevralgico per le vaccinazioni e per il rilascio del green pass.
Questo a dimostrazione che il presidente Paolo Barelli è sempre attento e puntuale verso temi così sensibili.
Le donne ucraine stanno dimostrando una forza incredibile, una grande voglia di lottare e di non arrendersi.
E’ un messaggio che va rimarcato in una giornata come l’8 marzo.
Tutto il mondo dello sport sta cercando di andare in un’unica direzione. Un forte messaggio di solidarietà e speranza verso il popolo ucraino”.
Le atlete arrivate ad Ostia
- Maryna Aleksiiva*
- Vladyslava Aleksiiva*
- Anastasiia Soldatenkova
- Anastasiia Shmonina
- Anhelina Ovchynnikova
- Marta Fiedina*
- Valeriya Tyshchenko
- Amelia Volynska
- Daria Moshynska
- Veronika Hryshko
- Olesia Derevianchenko
- Sofia Spasybo
- Sofiia Matsiievska
* – medagliate Tokyo 2020 .