Il detentore del record mondiale in carica nei 50 farfalla in vasca lunga è l’ucraino Andrii Govorov. Il 29enne, padre di un figlio, ha stabilito il record di 22,27 nell’estate del 2018, a Roma, durante il Trofeo Settecolli.
Da allora, tuttavia, Govorov ha vissuto i suoi alti e bassi. Alti e bassi che alla fine lo hanno portato ad un nuovo allenatore, Luther Jones, in un nuovo paese, la Germania, per dare il via alla sua marcia verso Parigi 2024.
SwimSwam ha recentemente parlato con Govorov (leggi qui l’articolo di Retta Race) e il suo nuovo allenatore per capire cosa è andato bene, cosa deve ancora migliorare e dove il detentore del record si vede a meno di 3 anni dai prossimi Giochi Olimpici estivi.
il record del mondo e l’intervento alla spalla
Ripensando al 2018, Govorov ha detto a SwimSwam che era in “un ottimo posto” sia mentalmente che fisicamente. Si stava allenando con l’allenatore brasiliano Arilson Silva, che aveva allenato tra gli altri, il detentore del record mondiale in carica nei 50m stile libero maschili, Cesar Cielo.
Tuttavia, nel 2019 iniziò a soffrire alla spalla, fino a sottoporsi intervento chirurgico dopo i Campionati del mondo FINA 2019. A Gwangju Govorov chiuse al 6° posto con un tempo di 22.91, ben lontano dal suo WR di 22.27 dell’estate precedente.
Alla fine del 2019 Govorov stava riabilitandosi dall’intervento chirurgico e poco dopo il mondo è stato stravolto dalla pandemia di coronavirus. Con le chiusure delle piscine, la ridotta possibilità di allenarsi e le restrizioni per i viaggi, Govorov decise di prendersi una pausa.
Quello stato mentale è stato descritto da Govorov con le parole:
“avevo perso la gioia di nuotare”.
IL QUASI RITIRO
In quel periodo lontano dall’acqua, Govorov aveva quasi deciso di smettere con il nuoto. Si buttò nella politica e si candidò alla carica di sindaco della città di Dnipro. La tempistica tuttavia giocò a suo favore, poiché fu allora che ricevette l’ invito dalla squadra ISL dei Toronto Titans per gareggiare con loro.
Con le restrizioni per la pandemia ancora in atto, e l’impossibilità di essere seguito di persona, Govorov lasciò Silva ed iniziò ad allenarsi in solitudine ma sotto la guida di Lukas Brandmeier. L’obiettivo era la qualificazione olimpica. Quando non è riuscito a nuotare il tempo limite nei 50 stile libero, Govorov ha abbandonato completamente lo sport per 2 mesi.
Ha detto Govorov a SwimSwam:
“Ero depresso, confuso su ciò che volevo nella vita”.
L’INCONTRO CON LUTHER JONES
In quel periodo sul cammino di Govorov arriva l’allenatore tedesco Luther Jones, con cui aveva già lavorato in passato.
Jones chiese a Govorov di allenarsi con lui in Germania, ed il velocista accettò.
Jones ha dichiarato a SwimSwam:
“Stavo assistendo Arilson Silva e Andrii e stavamo facendo un grande lavoro insieme. Mi vedo ancora come assistente di Andrii. Andrii come la maggior parte degli atleti di performance ha un’ottima comprensione di ciò di cui hanno bisogno per raggiungere i suoi obiettivi”.
Ed esattamente cosa sta facendo Jones in modo diverso da Silva?
“Arilson Silva è un allenatore brillante e mi piace il suo sistema e ha funzionato bene per Andrii. Sto solo aggiungendo piccoli dettagli nella meccanica che è dove sono specializzato”.
“Andrii ha un grande “QI del nuoto. Capisce anche la scienza dietro le prestazioni sportive. Le nostre sessioni di allenamento sono un discorso su come progettare il suo motore e quello degli altri nuotatori. È piacevole anche durante i set più carichi farsi una o due risate”.
GLI OBIETTIVI
Per quanto riguarda Govorov, non vuole avere fretta. Al centro in questo momento ci sono dettagli come la flessibilità della caviglia. Ritiene molto importante che ora Govorov ritrovi la gioia nello sport del nuoto.
Govorov sta ritrovando quella gioia senza il livello di supporto finanziario a cui era abituato.
Riceve ancora uno stipendio governativo, ma in realtà è responsabile delle sue spese da atleta professionista. E ne è felice.
“C’è meno pressione con meno supporto finanziario”, ha spiegato Govorov.
In termini di obiettivi a breve termine, Govorov ha declinato l’invito per i campionati del mondo FINA in vasca corta.
Insiste nel seguire meticolosamente il suo piano di allenamento con l’obiettivo di “realizzare qualcosa che nessun altro ha mai fatto prima”.
Non si accontenta solo di fare il miglior tempo o di battere l’uomo nella corsia accanto a lui.
Govorov, ci dice, si fermerà solo quando “stupirà il mondo”.