Il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha ribadito ancora una volta che la sua nazione andrà avanti nei preparativi per ospitare le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Parlando al World Economic Forum in teleconferenza venerdì scorso, Suga ha dichiarato:
“Stiamo organizzando le Olimpiadi e le Paralimpiadi di questa estate. Sono determinato a realizzare i giochi come prova della vittoria umana contro la pandemia. Un simbolo di solidarietà globale, speranza e coraggio in tutto il mondo”.
Le dichiarazioni di Suga sono arrivate lo stesso giorno in cui i rappresentanti del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) hanno incontrato il direttore finanziario della Florida Jimmy Patronis in merito alla possibilità che la Florida assuma il ruolo di paese ospitante i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Anche il vicepresidente del CIO, l’australiano John Coates, ha espresso la sua opinione. Parlando con Sky News Australia la scorsa settimana, Coates ha dichiarato
“Stiamo pianificando tutto sulla base del fatto che si svolgerà senza un vaccino. Abbiamo programmato una quarantina di contromisure. Decideremo quali sono necessarie dal nostro ‘kit di strumenti’, per così dire. Rilasceremo la prossima settimana una serie di ‘playbooks’. Daremo agli atleti australiani istruzioni su ciò che è richiesto da loro prima di andare ai giochi”.
Coates ha spiegato che tutti gli atleti saranno sottoposti a test entro 72 ore dalla partenza per Tokyo. Una volta arrivati in Giappone saranno ulteriormente sottoposti a test ogni 4 giorni.
Inoltre, ha precisato che non ci sarà bisogno di quarantena. “Saranno limitati solo al Villaggio Olimpico e al trasporto verso la loro sede di gara e di allenamento. Questo è tutto. Non si va in centro. Avremo l’isolamento, virtualmente”.