Il tuo anno. Solo tuo.
Stai vivendo le ultime ore del 2020 guardando le foto di chi non si è fermato nemmeno oggi. Tu che sei fermo da tre mesi ti guardi indietro, a quando è iniziato l’anno. A quando avevi in mano il tuo tempo, la tua carriera scolastica, gli amici che ti aspettavano per uscire e tutto, ma proprio tutto, era esattamente come sognavi.
QUESTO È STATO IL TUO ANNO
Il tuo.
Credi di aver perso tanto, eppure sei riuscito a conservare l’unica cosa che conterà quando potrai tornare in acqua: te stesso.
Anche se pensi di essere più lento, fuori forma. Persino quando sai che per te sarà più faticoso, più estenuante, più cattivo e crudele. Tu avrai te stesso.
Hai pianto quando nessuno poteva vederti, hai messo in ordine dieci volte il cassetto gli occhialini ed il costume da gara. Lo zaino è pulito ed asciutto, lo hai anche riempito credendo che potesse aiutare a trascorrere il tempo.
In quest’anno hai messo il nuoto non “davanti”, ma “oltre”. Oltre ciò che accadeva fuori, oltre tutto e tutti. Non lo hai messo da parte, lo hai soltanto messo oltre.
Ora che non dovevi dimostrare nulla a nessuno sei riuscito a dimostrare solo a te stesso che la forza che hai costruito in quesi mesi sarà la benzina che spingerà la tua passione.
Più lento, più affaticato ed appesantito, ma coerente, con il mondo, con il prossimo e soprattutto con te stesso.
”Non mi piacciono i discorsi di fine anno, ma se stai leggendo questo pezzo sappi che probabilmente come te, anche io ho lasciato un pezzo di cuore in piscina. Sto solo aspettando di andare a riprenderlo”.