I Campionati Mondiali FINA 2019 di Gwangju saranno ricordati non solo per le prestazioni in acqua.
La presenza del campione olimpico Sun Yang e le reazioni degli altri atleti alle sue vittorie rimangono nella mente degli appassionati forse più delle medaglie stesse.
Luglio 2019. Sun Yang partecipò ai Campionati del Mondo mentre era in attesa della fissazione dell’udienza dinanzi al CAS.
Sun Yang conquistò l’oro nei 400 metri stile libero durante la prima sera di finali a Gwangju. L’australiano Mack Horton, medaglia d’argento, si rifiutò di salire sul podio durante la cerimonia di premiazione. Anche durante le consuete foto di rito, Horton si rifiutò di farsi fotografare con il neo campione del mondo. Lo stesso scenario si ripetè nei 200 metri stile libero maschili. La gara fu vinta da Sun Yang. Duncan Scott chiuse terzo, conquistando il bronzo. Durante la cerimonia di premiazione, Scott salì sul podio, ma si rifiutò di stringere la mano a Sun Yang. Non prese parte nemmeno alle foto di rito.
Nel febbraio del 2020,il CAS ha squalificato Sun Yang per 8 anni. ponendo così fine alla carriera del ventottenne.
Riflettendo sulla situazione un anno dopo Gwangju e cinque mesi dopo la pubblicazione della sentenza, Duncan Scott ha dichiarato alla BBC che “appoggia la decisione presa” dal CAS.
Tornando a Gwangju, Scott ha detto:
“Il fatto che io non gli stringa la mano non è nulla contro di lui personalmente. Si tratta di una presa di posizione per lo sport pulito.
La sospensione che ha ottenuto è meritata. Penso che questo sia un passo nella giusta direzione verso lo sport pulito.
All’inizio del mese Duncan Scott è tornato ad allenarsi All’Università di Stirling. Su Tokyo ha le idee chiare:
“Ho intenzione di mantenere gli stessi obiettivi che avevo l’anno scorso. So cosa voglio fare e so cosa devo fare per cercare di raggiungerli”.