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Addio A Miss Butterfly: Quando Lo Sport Ha Il Potere Di Salvare La Vita

 

Stavano sparando alle persone lungo la sponda del Danubio. Arrivò il raid e un giovane soldato si avvicinò a noi. Mi era stato detto di sdraiarmi e fingermi malata. Mi disse di raggiungere gli altri.

-E’ malata, non può camminare –

intervenne mio padre

Non deve camminare lontano

-Non prenderla. E’ la campionessa ungherese di nuoto. Un giorno sarai felice di averle risparmiato la vita.

Dicono che lo sport abbia il potere di salvare la vita. Per Eva Szekely, 76 anni fa, è stato proprio così.

Il 29 febbraio 2020, all’età di 92 anni Eva Szekely si è spenta a Budapest, per cause naturali.

Allontanata dalla squadra nazionale nel 1941 perché ebrea, Eva è tornata a rappresentare il suo Paese solo diversi anni dopo, a guerra conclusa, nel 1946. Quella che era stata  la promessa del nuoto magiaro, si era trasformata in una donna matura che, pur avendo perso alcuni anni della sua carriera, riuscì a conquistare 32 titoli nazionali dal 46 al 54.

La prima medaglia internazionale arrivò nel 1947, argento nei 200 rana ai Campionati Europei di Montecarlo. Nel 1948 la prima esperienza olimpica e quattro anni dopo, la definitiva consacrazione.

MISS BUTTERFLY

Il 29 Luglio 1952  si è svolta ad Helsinki la finale olimpica dei 200 metri rana femminili.

All’epoca, la nuotata a rana comprendeva sia quella che oggi noi tutti conosciamo con questo nome sia la nuotata a farfalla, ovvero con il recupero delle braccia fuori dall’acqua. Questo secondo stile era evidentemente più veloce del primo ma in pochi, e nessuna donna in particolare,  riuscivano a coprire l’intera distanza dei 200 metri nuotando in questo modo. Nessuno prima di Eva Szekely. Con il tempo di 2:51.7 , Record Olimpico, la nuotatrice ungherese fu, infatti, la prima a completare la gara con questa tecnica. Guadagnandosi così il soprannome di Miss Butterfly.

A partire dall’edizione successiva fu introdotta la regola che vietava il recupero aereo delle braccia, introducendo la nuotata a farfalla (solo nei 100 metri) come specialità separata dalla rana. Durante i Giochi del 1956 Eva fu argento nei 200 rana alle spalle di Ursula Happe.

A cavallo tra le due edizioni Eva diede alla luce Andrea, la prima figlia del suo matrimonio con il campione olimpico di pallanuoto Dezso Gyarmati. Andrea sarà a sua volta medagliata ai Giochi olimpici, nel 1972. Argento nei 100 dorso e bronzo nei 100 farfalla.

Dopo una felice carriera da allenatrice, Miss Butterfly si è ritirata dal mondo dello sport e ha pubblicato diversi libri che raccontano la sua incredibile vita. Il più conosciuto è “Only Winners Are Allowed To Cry”.

Ascolta qui il suo racconto.

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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