Come sopravvivere a meeting, trasferte, valige, lavatrici e adolescenti impazziti?
Arriveremo alla fine di questa interminabile stagione?
Forse.
Se sei un genitore sull’orlo di una crisi di nervi, siediti un minuto, respira, e leggi. Alla fine di questo articolo forse ti sentirai ancora più stressato di quando lo hai iniziato, ma almeno ci avrai riso su.
Ormoni impazziti che trottolano per casa, passando dall’umore stile “E’ Lunedì” ad un’eccitazione che noi nemmeno al Mak P del liceo.
Siamo genitori di nuotatori ed anche se siamo ormai tarati sul Problem solving, in questi giorni non riusciamo nemmeno ad abbinare due calzini uguali.
Cosa fare?
Vediamo se insieme riusciamo a mettere su una guida pratica e veloce per non perdere 10 anni di vita in due giorni.
1. PROSPETTIVA
E’ solo una gara (o un meeting) di altre cento già fatte e di altre mille che farà. Provate a godervi il singolo momento e soprattutto il ruolo che abbiamo. Se vi riesce difficile, pensate che le gare ora sono all’aperto, almeno in tribuna potremo abbronzarci.
2. RESPIRA
Ti sale l’ansia appena scorgi tuo figlio dietro ai blocchi?
Siediti. Respira a fondo. Cerca di abbassare i battiti prima di alzarti per goderti la gara.
3. TIFA
Startene buono buono a respirare in silenzio non ti abbassa il nervosismo? Benissimo. Allora fa esattamente il contrario: urla, incita tuo figlio, ma anche il compagno di squadra e perché no, il suo concorrente. Canalizza la tensione e lasciala esplodere in incitamenti calorosi. Attento però che non ci sia un altro genitore che stia riprendendo la gara accanto a te, potresti rovinare il filmino di Natale dei prossimi 20 Natali.
4. CAMMINA
I punti 2) e 3) non ti convincono? Ho un’alternativa!
Cammina.
Una bella passeggiata durante il riscaldamento, su e giù per la piscina aiuta a scaricare la tensione. Quando tutto sarà pronto per la gara sarai più sereno ed anche abbastanza stanco.
5. FOCALIZZA CIO’ CHE PUOI CONTROLLARE
Non possiamo controllare tutto e nel nuoto possiamo controllare quasi nulla.
Essere nervoso non abbasserà il tempo di tuo figlio, non gli migliorerà la prestazione, ma anzi, contribuirà ad accrescere il suo di nervosismo.
Sul blocco non ci sei tu ed anche se vivi l’ansia del tuo dolce pargolo, tu non sei lui. Vive una vita ed emozioni autonome, facciamocene una ragione.
6. GODITI IL MOMENTO
La tensione può distoglierti dall’unica cosa che davvero conta. La fortuna di avere un figlio che ha lottato tutto l’anno per il raggiungimento di uno scopo. L’immenso dono che ci è stato dato merita di essere goduto appieno ogni istante. anche i momenti in cui la situazione emotiva sembra sfuggirci di mano.
Ogni giorno è unico e non ritornerà mai più. Godi appieno di ogni centesimo di secondo, sorridi mentre pensi a quando tenevi tuo figlio piccolo tra le braccia ed ora lo vedi schizzare fuori dal blocchetto come un razzo.
Buone gare a tutti.
Ci vediamo in piscina.