Cappello, tuta, scarpe da ginnastica e via.
Un continuo, una abitudine o semplicemente un rituale per te.
Bisogna essere pronti quando arrivano le occasioni, te lo avranno ripetuto mille volte.
Hai cambiato piani di continuo, hai fatto scelte, hai fatto rinunce eppure non hai mai smesso di continuare a sognare.
Le facce delle persone cambiano, il tuo sguardo è cambiato eppure continui a fare tutto esattamente come te lo ricordi.
Cuffia, occhialini, costume da gara e cartellino.
Hai ripetuto queste parole come se fossero le uniche importanti da avere insieme a te.
Tutto deve stare al proprio posto.
Tutto deve avere un senso, ma a volte c’è un mondo di persone che un senso non sempre lo trova.
Monotonia per molti, abitudine per altri, sacrificio e dedizione per te.
Non tutti possono capire, purtroppo ci sono cose difficili da spiegare a parole.
Ma lui, quello che chiami allenatore il senso di quello che non dici lo capisce.
Quello che non ti ho detto l’ho racchiuso in un abbraccio.
Sono stato lì accanto a te quando nessuno più ci credeva, quando dovevamo dimostrare di essere i migliori o quando dovevamo gridare al mondo la nostra presenza.
Quello che non ti ho detto, l’ho visto in quelle lacrime.
Dio nuotatori come siete!
Siete rabbia, lacrime e pacche sulle spalle.
Siete la gioia e linfa vitale per chi come me vi accompagna fino alla soglia della porta e vi lascia la scena per dimostrare a voi stessi che un posto nel mondo lo avete conquistato.
Quello che non ti ho detto tu l’hai capito e questo è il senso di uno sport che richiede sacrificio e ti dona in cambio uno stile di vita.
Un nuotatore ha bisogno di motivazione, di sorrisi, di educazione e di supporto, ma in certi momenti il rumore intorno diventa silenzio e quello che conta rimane quello sguardo.
Quello che non ti ho detto me l’hai insegnato tu.
Tu che ora non ci sei più e la tua assenza fa più rumore della presenza stessa.
Perché per quanto si possa cercare un senso o una parola che dia una motivazione a qualcosa, io posso solo continuare ad attaccarmi alle mie abitudini, che sono monotonia per tutti, ma sono ciò chi mi lega a voi.
VALENTINA LUCCONI
Ex atleta professionista di nuoto dal 2006 al 2011, appassionata di economia, di sport e di tendenze, trova importante la comunicazione e lo scambio di opinione per la crescita personale ed aziendale. Allenatrice di nuoto squadra agonistica Vela Nuoto Ancona e membro del Gruppo Amici per lo Sport di Falconara (associazione che si occupa in forma volontaria di organizzare eventi sociali e sportivi sul territorio marchigiano). Ama viaggiare, il buon cibo e lo sport.
Citazione preferita: ‘’Fosse stato semplice, lo avrebbe fatto qualcun altro‘’.
Nella carriera agonistica ha collezionato 27 Medaglie ai campionati Italiani (di cui un Oro ed un Bronzo a livello assoluto), 5 medaglie ad eventi internazionali e 3 record italianicategoria Juniores.
Come atleta Master ha conquistato 4 record italiani in vasca corta (50-100-200 dorso e 200 misti). I record italiani in vasca lunga sono due: 100 e 200 dorso. Campionessa italiana 2017 nei 100 e 200 dorso.
Campionessa Mondiale a Budapest nel 2017 nei 100 e 200 metri dorso, con Record dei Campionati.