Quali sono i fattori motivanti che mantengono alto l’interesse dei nostri figli verso il nuoto?
Cosa spinge verso uno sport duro come il nuoto?
Allenamenti giornalieri, gare quasi tutti i fine settimana, vacanze ridotte ad un paio di settimane l’anno.
Il nuoto richiede il sacrificio di tutta la famiglia, ma la decisione di continuare o rinunciare è sempre o soltanto dell’atleta.
Non vi è genitore o allenatore che possa convincere un nuotatore a continuare con l’agonismo se ha deciso di smettere.
Come genitori non possiamo costringere i nostri figli a proseguire un percorso se loro non vogliono.
Eppure ci sono degli aspetti di questo sport che fanno scattare la molla ogni inizio di stagione. Non c’è bisogno di nessuna pressione esterna. Saranno i nostri figli a correre di nuovo in piscina.
1. Il Successo.
I ragazzi sono spesso degli ottimi giudici di loro stessi. Sanno rapportarsi ai coetanei e quando si accorgono che stanno diventando più veloci o stanno migliorando, vorranno continuare a lavorare duramente per mantenere quel risultato.
Le medaglie, il tempo che si abbassa, sono simboli tangibili per i nostri figli. Sono le ricompense al duro lavoro che possono toccare con mano.
Il raggiungimento di un obiettivo è una grande motivazione per tornare ogni giorno in acqua.
2. L’allenatore.
Una sana relazione con il proprio allenatore. I riconoscimenti per il duro lavoro. Un coach positivo, che ti sprona e ti aiuta a far emergere il meglio.
Se i ragazzi trovano questo in piscina non vedranno l’ora di andarci. Un allenatore negativo, che urla per tutto il tempo, o che magari si concentra solo su alcuni atleti, potrà invece essere il motivo scatenante il rifiuto di allenarsi.
3. Il Divertimento.
Spesso quando sentiamo che un ragazzo abbandona lo sport, la prima motivazione è: “Non mi divertivo più”.
Lo sport deve essere innanzitutto questo. Condivisione con i compagni di squadra, divertimento in acqua e fuori. Trasferte da fare insieme, successi da condividere, delusioni da consolare.
Ricordatevi che nessuno lascia qualcosa che lo diverte davvero.
4. I genitori di supporto.
Se lasciamo nostro figlio in balia di se stesso è probabile che smetterà di nuotare.
Se ci sentono lamentarci per i costi della retta, o dell’attrezzatura, o di quanto tempo “perdiamo” per portarli in piscina, potremmo diventare il motivo per farli lasciare qualcosa che amano profondamente.
I nostri ragazzi hanno bisogno di sostegno, amore, supporto.
Noi siamo lì per loro.
Ispired by Elizabeth Wickham – What keep kids coming back to the pool