Le Olimpiadi di Tokyo inizieranno tra due anni esatti e c’è fervore nel Comitato organizzatore.
Il Centro acquatico è in costruzione e parte del programma degli sport acquatici è stato pubblicato.
La matassa che ora si deve sbrogliare è quella relativa agli orari di preliminari, semifinali e finali.
Già nel 2017, il vice presidente del CIO John Coates aveva ipotizzato di far disputare le finali del nuoto di mattina, come per le Olimpiadi del 2008 a Pechino.
Nel giorno del suo 110° anniversario, la FINA ha annunciato che supporta la proposta delle finali al mattino. In questo modo si è schierata dalla parte delle reti televisive americane.
I Diritti Televisivi
L’emittente NBCU, ha acquisito i diritti di trasmissione per tutte le piattaforme media nel 2014, con un accordo del valore di 7,65 miliardi di dollari. L’esecuzione delle finali al mattino, significa per l’emittente la trasmissione negli Stati Uniti in “prime time”.
Il relativo ritorno di pubblico non è un particolare, e sicuramente si batteranno per non rinunciarvi.
Tuttavia, la tempistica delle finali di nuoto non è ancora un affare fatto.
In Giappone, è stato lanciato un sondaggio in merito agli sport più amati. I risultati hanno rivelato che il pubblico locale è impaziente per le Olimpiadi soprattutto in tre sport: nuoto, ginnastica e maratona.
L’interesse primario per il nuoto per il pubblico asiatico spingerebbe gli organizzatori verso la scelta delle finali di sera.
Il Direttore del CIO Sport Kit McConnell, ha dichiarato: “C’è sempre un equilibrio di desideri in termini di orari delle diverse parti interessate. Il nuoto ha anche un impatto sulle altre discipline acquatiche e le eventuali modifiche al programma di nuoto hanno un effetto a catena sulle altre. Dobbiamo un pò lavorare il puzzle, ma da parte nostra non ci sono problemi.”
McConnell ha poi aggiunto: “Come sappiamo dai giochi precedenti, come Pechino e Rio, dobbiamo fare alcune modifiche agli orari per bilanciare il pubblico globale.” (Inside the games)
La posizione degli atleti
Ci sono interessi da bilanciare nella gestione dello spettacolo più atteso dello sport.
Diritti televisivi, aspetti organizzativi, sponsorizzazioni, gestione dei media mondiali.
Cosa ne pensano però i veri protagonisti delle Olimpiadi?
Nuotare una finale olimpica alle 10 di mattina per un atleta d’élite ha il suo peso nella preparazione atletica.
Katinka Hosszu è sempre in prima linea nel manifestare il proprio dissenso.
Nel 2017 fondò Il GAPS, un’associazione nata in seguito alla lettera aperta con la quale Katinka Hosszu chiedeva alla FINA di dar maggiore ascolto alle esigenze dei nuotatori, e scritta in seguito alla modifica del Regolamento della Coppa del Mondo.
Ora Katinka prende posizione anche contro l’eventualità di disputare le finali olimpiche di mattina.
La “Iron Lady” chiede che eventuali decisioni siano prese ascoltando la voce degli atleti e degli allenatori.