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5 Viaggi Speciali Verso Parigi: Evgenii Somov – Io Non Sono Le Scelte Del Mio Paese

Ci sono tante storie dietro gli atleti che convergeranno tra pochi giorni all’arena La Defense di Parigi.

Storie di successi, ma anche di fallimenti, di cadute, di periodi bui e di luce cha all’improvviso torna ad illuminare la strada.

Questi sono i nostri 5 viaggi speciali verso Parigi, qui il percorso di Evgenii Somov

leggi anche

  1.  Caeleb Dressel e Simone Manuel – Nuotare Piano Per Andare Più Forte
  2. Sarah Sjostrom – Lasciare Andare E Tornare A Stupire

Tutte le strade portano a Roma, ma non tutte portano a Parigi.

Tuttavia la strada che ha intrapreso Evgenii Somov  va dritta verso la capitale francese. Forse “dritta” non è il termine corretto per un percorso come il suo. Per descriverlo dovremmo immaginare una strada di montagna, piena di curve, dopo le quali non sai cosa aspettarti, una strada che si rivela spesso chiusa, e una strada che a volte appare come una rotonda dalla quale non puoi uscire.

UN RUSSO IN AMERICA

Perchè Evgenii Somov è un nuotatore russo.

[Allerta Spoiler]

Evgenii Somov è un nuotatore russo che andrà alle Olimpiadi di Parigi 2024. Non solo, Evgenii Somov è l’unico nuotatore russo che andrà alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Prima di diventare un atleta olimpico Somov, o come preferisce Yev, è stato una promessa del nuoto giovanile. Nel 2017 si è laureato campione del mondo juniores nella staffetta mista maschile russa e campione europeo juniores nei 200 rana.

Negli anni verso le Olimpiadi di Tokyo si allena a Louisville, in America, nel paese dei grandi sogni.

Qui diventa il primo nuotatore a vincere per cinque anni di fila i campionati ACC (Atlantic Coast Conference) nei 100 yard rana, “grazie” all’anno in più dovuto al COVID.

Manca poco alle Olimpiadi del 2021, ma il suo impegno negli USA, in particolare ai campionati NCAA (i campionati nazionali), gli impediscono di arrivare preparato ai Trials Olimpici in Russia. Somov deve fare le valigie e prender un aereo per l’altra parte del mondo più veloce che mai, perchè i Trials sono solo una settimana dopo gli NCAA.

Deluso dalle prestazioni ottenute in patria, ritorna a Louisville demotivato, dove conclude il suo ultimo anno di college. Al termine di questo, si allontana completamente dall’acqua.

PARIGI? “MAI E POI MAI”

É una soleggiata giornata di Maggio di due anni fa, Evgenii Somov ha voglia di guidare, prende la macchina e arriva in Kentucky: qui si sente tranquillo, gli piace. 

L’atleta si trasferisce a Fremont, e viene a conoscenza di Fitter and Faster, una compagnia che si occupa di camp di nuoto. Così l’ormai-(ma per poco)-ex-nuotatore inizia ad allenare. Continua a non allenare se stesso però.

“A volte mi buttavo in acqua e facevo qualche vasca. Facevo pesi ma solo per rimanere in forma, non nuotavo davvero”

Alla domanda “Proverai a qualificarti per le Olimpiadi di Parigi 2024?” Somov rispondeva “Mai e poi mai”

In un’altra bella giornata di Settembre, stavolta 2023, Evgenii Somov ha un incontro che gli cambia la vita. Piankhi Gibson, nuotatore formatosi ad Auburn, e ora direttore esecutivo di Oaklantis, un’accademia di nuoto di alto livello in California, entra nella sua vita.

Tra i due scocca la scintilla natatoria e Somov inizia ad allenare i Master della società, per poi prendere anche i ragazzini della Bishop Odown High, un liceo di Oakland.

Di nuotare però, non se ne parla nemmeno.

MA MAI DIRE MAI

Questo viaggio parte da piccoli ma grandi momenti della vita del nuotatore di St Pietroburgo.

In un altro di questi, Somov sta portando i piccoli nuotatori dell’Albany Armanda Aquatics, di cui nel frattempo è diventato allenatore, a una selezione in sud California.

Dal nulla il nuotatore che è in lui gli pone una sfida

“Vediamo cosa sai fare senza essere allenato”

Somov accoglie la sfida e si iscrive a una gara, nuotando al massimo 6000 metri in due settimane prima di arrivar ai blocchi.

Il suo personale nei 100 rana yard era di 51 secondi.

Yev nuota 51.3 in semifinale e  tocca in 51.1 per vincere la finale. Senza allenamento. 

“A quel punto ho pensato: posso ancora farcela”

Siamo a Dicembre del 2023. Mancano 8 mesi alle Olimpiadi di Parigi.

IL VERO VIAGGIO HA INIZIO

Evgenii Somov,Yev è un nuotatore talentuoso. Ma la carta d’identità di Yev recita nato a San Pietroburgo, Russia.

E la Russia, alle Olimpiadi di 2024, non può presentarsi come Nazione. Dopo le azioni perpetrate dal governo russo, tra cui l’invasione dell’Ucraina e l’annessione al proprio NOC di alcune organizzazioni regionali che sono sotto l’autorità del Comitato Olimpico Ucraino, il Comitato Olimpico Russo è stato escluso da queste Olimpiadi.

Ma

 “Il governo e gli atleti sono cose completamente diverse”

E un modo per prendere parte all’esperienza olimpica c’è, anche per un nuotatore russo.

Iniziano così le ricerche di Evgenii Somov e il suo coach Gibson, e tra una Googlata e l’altra, prende forma una lista di cose da fare per Parigi 2024

  • dichiarazione contro la guerra in Ucraina
  • non mostrare pubblico supporto alla Russia
  • non fare parte dell’esercito
  • qualificazione
  • 4 test antidroga
  • mettere da parte i soldi 
  • essere invitati dal CIO
  • ottenere il passaporto

Le prime tre cose da fare riguardano i requisiti per poter ottenere lo stato neutrale ed essere dunque selezionabile per i Giochi. Nessun problema fin qua, Yev può depennarli dalla lista.

4 TEST ANTI DOPING

Teoricamente, poichè Somov non può qualificarsi in territorio russo, questo passaggio è molto più facile rispetto a qualche anno prima, quando proprio il jet lag gli era stato nemico.

Praticamente però, il suo nuovo nemico sarà la burocrazia. Per potersi qualificare infatti ha bisogno di essere testato quattro volte contro il doping, ma Somov non può nuotare per la Russia, dunque la sua federazione non può testarlo.

Somov non nuota nemmeno per la squadra statunitense, dunque la federazione non può testarlo.

Neanche la World Aquatics giunge in suo aiuto, e gli ribadisce che senza test non c’è niente da fare.

Evgenii si ritrova in una rotonda senza via d’uscita.

Ma un’uscita si trova sempre.

“Non mi resta che nuotare veloce”  

Sono passati due anni da quel Maggio 2022 che ha segnato l’inizio della carriera da coach di Evgenii Somov.

E a Maggio 2024 Yev è di nuovo in una piscina, ci sono gli Atlanta Classic (vasca da 50metri) e lui è iscritto nei 100 rana, 50 stile ibero e 100 farfalla.

Il russo nuota forte, molto forte, tanto da battere il record  nazionale di Anton Chupkov (58.83)  nei 100 metri rana portandolo a 58.72. Non aveva mai nuotato sotto il minuto.

  • qualificazione
  • ¼ test

Ora devono per forza sottoporlo a un test antidoping, per convalidare la nuotata. Fuori uno, ne mancano tre, come mancano 71 giorni alle Olimpiadi.

La sua prestazione è anche il terzo tempo più veloce della stagione fino a quel momento.

Quando infatti richiama la World Aquatics, chiedendo di inserirlo nella lista della WADA tra gli atleti da testare, questa volta, viene subito ascoltato. Non si può ignorare uno dei ranisti più forti del momento.

è il primo Giugno.

Finalmente il campanello suona. Una volta. Due. Tre.

  • 4/4 test antidroga

Il 25 Giugno Evgenii Somov è ufficialmente qualificato per le Olimpiadi.

Non significa però che riuscirà ad andarci.

RACCOLTA FONDI

Tra le varie difficoltà di un atleta che è vittima delle scelte del proprio paese, c’è anche la questione finanziaria.

Evgenii Somov è l’unico nuotatore russo che sarà presente ai blocchi di Parigi, e non c’è nessuna federazione nè comitato che gli pagherà le spese necessarie.

Un’altra lista infatti tormenta il nuotatore:

  • € 2500 – Costumi tecnici 
  • € 9000 – Uniformi. Il CIO ha requisiti severi per le uniformi nei momenti televisivi. 
  • € 4000 – Voli per Evgenii e il Coach Piankhi
  • € 4500 – Vitto e alloggio a Parigi
  • € 2700 – Accesso alle piscine di Parigi prima dei Giochi e altre spese

Per questo motivo i genitori dei piccoli atleti che ha allenato in questi anni si sono dati da fare creando una raccolta fondi che possa aiutare Evgeni e il suo allenatore a spuntare dalla lista infinita almeno un altro punto.

  • mettere da parte i soldi 

ULTIMI DOCUMENTI

Ora manca soltanto una cosa, o quasi: l’invito ufficiale da parte del Comitato Olimpico.

L’approvazione e la lettera d’invito arrivano. Siamo al 5 Luglio, solo dieci giorni fa. E mancano esattamente tre settimane prima dei Giochi.

  • essere invitati dal CIO

“Posso ufficialmente andare alle Olimpiadi”

Tutto finito. Non manca nulla, penserete.

E invece no.

Somov sta ancora aspettando il suo passaporto, che è da mandare all’ambasciata francese di Washington DC, dove il suo visto dev’essere approvato.

A una settimana dal volo Yev però è fiducioso ed è sicuro che ce la farà.

  • ottenere il passaporto 

Evgenii Somov è un nuotatore russo che voleva andare alle Olimpiadi. E ci andrà.

E non è preoccupato di sentirsi non voluto, perchè Evgenii Somov è un nuotatore (russo) che voleva andare alle Olimpiadi. E ci andrà.

“Non supporto niente che penso possa essere sbagliato, come potrebbe tutto ciò avere a che fare con me?”

Yev aggiunge che l’unica scelta da compiere in questo caso, ha coinvolto  il cuore da nuotatore che si ritrova nel petto:

“Voglio andare alle Olimpiadi, oppure non voglio andare alle Olimpiadi”

“E io ci voglio andare”

 

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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